Bossi: quelli che mettono fuori il tricolore
sono somari che mangiano e bevono

Umberto Bossi
Umberto Bossi
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Domenica 25 Settembre 2011, 22:38 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 20:20
SOMMA LOMBARDO - Quelli che mettono fuori i tricolori sono somari: quelli mangiano e bevono. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha usato questa espressione intervenendo a una festa della Lega Nord nel Varesotto. Bossi, riferendosi alla crisi economica, ha affermato che «la verità è che costa troppo il Sud, mentre il povero Nord lavora e basta». E se con la manovra «finalmente inizierà a scendere il colossale debito pubblico», secondo il ministro delle Riforme «si può dire che la casa è salva, ma per noi lo sarà davvero quando saremo fuori dalle balle, perchè siamo la vacca da mungere».



Nessun accenno questa volta alla parola secessione nè da parte del Senatur, nè da parte dei militanti che l'ascoltavano.



Tremonti non è in pericolo, voteremo no all’arresto di Romano. Poi Bossi ha detto «stop alla missione in libia a settembre. Il Senatur spiega a una festa della Lega il voto contro l’arresto di Milanese: «Ci insultano, ma abbiamo coscienza a posto: il suo processo va avanti, volevano solo far cadere il governo».



Giornalisti prenderete botte. «Lo dico ai giornalisti: prima o dopo piglierete una mano di botte, non ci distruggerete con i vostri insulti». Il segretario della Lega Nord Umberto Bossi è tornato ad attaccare con queste parole i giornalisti. Dal palco di una festa del partito nel Varesotto, Bossi è intervenuto per difendere la moglie Manuela Marrone, oggetto di ricostruzioni giornalistiche per il suo ruolo all'interno della Lega. Lei «non si fa pagare» e «ha fatto tanto» per il Carroccio, ha spiegato il marito ministro delle Riforme. «C'è chi pensa solo a fare i soldi e chi invece ci crede a degli ideali - ha aggiunto -: e se non c'era mia moglie la mia famiglia sarebbe scomparsa, perchè io non sono mai a casa». Bossi ha quindi inframmezzato il suo intervento con insulti ai giornalisti, definiti «stronzi», «lacchè», «gentaglia», «obbedienti agli ordini peggiori pur di andare contro la Lega».
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