Tra i requisiti per fare domanda un Isee non superiore ai 21 mila euro. Il baratto si può utilizzare per estinguere debiti maturati fino al 2013 e per un valore minimo di 1.500 euro, riferiti ad esempio a tributi comunali (Ici, Imu, Tarsu, Tares, Tari), violazioni del codice stradale o corrispettivi e tariffe per la fornitura di beni e la prestazione di servizi, canoni e proventi per l'uso di beni comunali. Milano «è la prima grande città italiana che avvia questo progetto - ha spiegato la vice sindaco, Francesca Balzani -. Questo è il primo bando di prova generale ma, dai prossimi giorni lavoreremo per farne altri. Tecnicamente se ne potrebbe fare anche uno al mese».
La cifra a disposizione della rottamazione dei debiti per il primo bando è di 100 mila euro. «Cercheremo di trovare un punto di equilibrio tra chi presenta la domanda - ha aggiunto Balzani - l'ammontare del loro debito e il budget disponibile per la rottamazione per consentire a quanti più cittadini di partecipare».
Chi presenta domanda dovrà dimostrare che l'impossibilità di pagare è legata alla perdita o alla riduzione della capacità reddituale della famiglia a causa di licenziamento, cassa integrazione, problemi di salute. Per ogni ora di lavoro viene riconosciuto il valore di 10 euro.