Libro Meloni, il caso della presentazione in una scuola a Messina: «Chi non ci sarà non avrà i crediti formativi»

Libro Meloni, il caso della presentazione in una scuola a Messina: «Chi non ci sarà non avrà i crediti formativi»
Libro Meloni, il caso della presentazione in una scuola a Messina: «Chi non ci sarà non avrà i crediti formativi»
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Venerdì 21 Maggio 2021, 12:09

Ancora polemiche a seguito dell'uscita del libro di Giorgia Meloni "Io sono Giorgia", l'autobiografia della leader di Fratelli d'Italia. Stavolta è diventato un vero e proprio caso l'incontro on line previsto per martedì 25 maggio tra la Meloni e gli studenti dell'Istituto economico statale Antonio Maria Jaci di Messina per presentare il libro. A sollevare la polemica alcuni genitori che non hanno gradito la «obbligatorietà» della partecipazione all'evento. I ragazzi sono stati avvertiti tramite una circolare in cui si invita «l'intera comunità scolastica» a partecipare. E chi non ci sarà non avrà i crediti formativi previsti.

Dalla scuola, al momento, non replicano: «Richiami più tardi per parlare con la vicepreside Morasca», spiega all'Adnkronos la dirigente dei servizi amministrativi, Maria Rita Vita. Ma cosa c'è scritto nella circolare? «I docenti vigileranno sugli alunni in presenza, provvederanno a mantenere il collegamento all'incontro per tutta la sua durata; avranno cura di rilevare le presenze degli alunni, valide come Pcto», cioè i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento « di riferirle successivamente ai tutor di competenza».

All'incontro da remoto è prevista anche la presenza della parlamentare Ella Bucalo, responsabile scuola di Fratelli d'Italia. A sollevare la questione è Dinah Caminiti, madre affidataria di un ragazzo egiziano di 17 anni.

Che parla di «campagna elettorale travestita da presentazione di un libro. È gravissimo». «Mio figlio, 17 anni, egiziano, musulmano, arrivato sulle costa siciliana con il barcone, in affido da 6 anni ad una famiglia non tradizionale (io e il mio compagno non siamo sposati), ha l'OBBLIGO da parte della scuola superiore cittadina, che frequenta con ottimi risultati, di partecipare alla presentazione del libro della signora Meloni, pena assenza da giustificare», denuncia Dinah Caminiti sui social.

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«All'incontro non è previsto un dibattito libero con gli alunni, ma già organizzato - prosegue Dinah Caminiti -La signora Meloni chiede la libertà di educazione e a casa mia sfonda una porta aperta. Abbiamo insegnato ai nostri figli, l'importanza e il rispetto delle persone e delle parole. Penso anche ai tanti studenti della comunità Lgbt. Io non rimango a guardare. Che si attivi immediatamente la scuola ad organizzare un contraddittorio e/ o ad invitare altrettanti scrittori di appartenenza politica opposta a quella dell'onorevole Meloni. Conto sul vostro appoggio».

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