Ma tutto ciò senza trascurare le attività storiche, quelle presenti nel cuore della città da qualche decennio, per le quali si sta studiando una analoga misura basata su sgravi fiscali sempre sulla tassa dei rifiuti. L’Arengo, secondo la strategia del sindaco Marco Fioravanti, condivisa con l’assessore al commercio Nico Stallone, ha pianificato ulteriori mosse sulla scacchiera del rilancio del centro storico ascolano, da affiancare alla destagionalizzazione degli eventi, all’attivazione della cabina di regia del centro commerciale naturale che avrà sede a Palazzo Saladini Pilastri, ma anche ad altre azioni in fase di definizione con l’associazione Wap e altro ancora. E proprio le agevolazioni fiscali da attivare nel 2024 dovrebbero servire al riequilibrio dell’offerta commerciale sulla scorta del censimento delle attività appena concluso.
Le agevolazioni
Come annunciato qualche mese fa, censimento commerciale del centro storico alla mano, ora l’Arengo intende mettere in campo agevolazioni fiscali, nello specifico relative alla tassa sui rifiuti, per incentivare le nuove aperture ma anche per premiare le attività storiche, con qualche decennio di presenza in città. E se sicuramente l’aspetto economico rappresenterà comunque un tassello importante per gli operatori che ne beneficeranno, parallelamente l’amministrazione comunale intende anche procedere ad un riequilibrio dell’offerta dal punto di vista delle tipologie già presenti, zona per zona.
La attività storiche
«Analoghe agevolazioni fiscali - conferma l’assessore Stallone - saranno previste anche per le attività storiche che operano già da qualche decennio in città e che vanno premiate per la loro costante presenza». Possibili sconti sulla Tari, dunque, per chi ha aperto un’attività in centro ad esempio da oltre 30 anni e ha resistito anche all’impatto di terremoto, Covid e inflazione.