Tari, gli sconti a chi apre e un premio alla fedeltà. Ad Ascoli incentivi a chi investe su un'attività (ma solo se la tipologia è carente in zona)

L’Arengo è pronto a valorizzare la fedeltà dei commercianti che hanno scommesso sulla città

Tari, gli sconti a chi apre e un premio alla fedeltà. Ad Ascoli incentivi a chi investe su un'attività (ma solo se la tipolgia è carente in zona)
Tari, gli sconti a chi apre e un premio alla fedeltà. Ad Ascoli incentivi a chi investe su un'attività (ma solo se la tipolgia è carente in zona)
di Luca Marcolini
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Martedì 19 Dicembre 2023, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 13:30
ASCOLI Una nuova iniezione di fiducia che passerà attraverso agevolazioni fiscali, in particolare sulla Tari, per le nuove aperture di quelle attività di cui il centro cittadino è maggiormente carente, valutando zona per zona. L’obiettivo è, dunque, aiutare chi investe, ma anche andare verso un necessario riequilibrio dell’offerta commerciale nel cuore della città, senza escludere possibili sospensioni temporanee di nuove autorizzazioni per tipologie di attività già in netto esubero, in determinate zone, rispetto alla domanda.  

Ma tutto ciò senza trascurare le attività storiche, quelle presenti nel cuore della città da qualche decennio, per le quali si sta studiando una analoga misura basata su sgravi fiscali sempre sulla tassa dei rifiuti. L’Arengo, secondo la strategia del sindaco Marco Fioravanti, condivisa con l’assessore al commercio Nico Stallone, ha pianificato ulteriori mosse sulla scacchiera del rilancio del centro storico ascolano, da affiancare alla destagionalizzazione degli eventi, all’attivazione della cabina di regia del centro commerciale naturale che avrà sede a Palazzo Saladini Pilastri, ma anche ad altre azioni in fase di definizione con l’associazione Wap e altro ancora. E proprio le agevolazioni fiscali da attivare nel 2024 dovrebbero servire al riequilibrio dell’offerta commerciale sulla scorta del censimento delle attività appena concluso.


Le agevolazioni


Come annunciato qualche mese fa, censimento commerciale del centro storico alla mano, ora l’Arengo intende mettere in campo agevolazioni fiscali, nello specifico relative alla tassa sui rifiuti, per incentivare le nuove aperture ma anche per premiare le attività storiche, con qualche decennio di presenza in città. E se sicuramente l’aspetto economico rappresenterà comunque un tassello importante per gli operatori che ne beneficeranno, parallelamente l’amministrazione comunale intende anche procedere ad un riequilibrio dell’offerta dal punto di vista delle tipologie già presenti, zona per zona.

L’intenzione dell’Arengo è, dunque, quella di mettere in campo agevolazioni sulla Tari che potranno andare dall’esonero alla riduzione della tassa, in base a determinati parametri, per coloro che apriranno una nuova attività tra quelle mancanti o carenti nelle varie zone. Tenendo conto degli attuali insediamenti in ogni zona. Agevolazioni che potrebbero essere simili a quelle già previste dal sindaco Fioravanti per i nuovi residenti. «Grazie alla conclusione del censimento di tutte le attività commerciali del centro – spiega Stallone – che presenteremo a gennaio, avremo un quadro preciso dell’attuale offerta divisa per tipologia. Ma ancor più utile sarà la mappa delle attività per tipologia zona per zona. In base a queste informazioni, potremo calibrare le agevolazioni sulla Tari, per incentivare, in ciascuna zona, l’apertura di una tipologia commerciale non presente o presente solo in percentuale molto bassa. Abbiamo verificato la fattibilità di questo tipo di misure, sulla scia di quanto fatto dal Comune di Bologna. E allo stesso modo potremo se necessario sospendere per un periodo nuove autorizzazioni per tipologie già in esubero rispetto alle esigenze di ciascuna zona».


La attività storiche


«Analoghe agevolazioni fiscali - conferma l’assessore Stallone - saranno previste anche per le attività storiche che operano già da qualche decennio in città e che vanno premiate per la loro costante presenza». Possibili sconti sulla Tari, dunque, per chi ha aperto un’attività in centro ad esempio da oltre 30 anni e ha resistito anche all’impatto di terremoto, Covid e inflazione.
 

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