Spinetoli, maxi discarica abusiva
con scarti di aziende farmaceutiche

Scoperta una discarica abusiva nella zona di Pagliare del Tronto
Scoperta una discarica abusiva nella zona di Pagliare del Tronto
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Domenica 24 Aprile 2016, 13:03
SPINETOLI - Dopo la maxi discarica abusiva hi-tech della zona industriale di Campolungo (una montagna di rifiuti in via del Grano composta da vecchi televisori a tubo catodico, hi-fi e carcasse di semafori abbandonati), ecco che nei sobborghi di Pagliare del Tronto si fa strada l’ultima frontiera del pattume proveniente dagli scarti di aziende che operano nel campo farmaceutico.

Siamo in via della Comunicazione, arteria secondaria del paese che si snoda tra il dedalo di rue che costellano la zona artigianale della frazione spinetolese. E lì, ben nascosta da occhi indiscreti, in un vicolo cieco, si annida una discarica abusiva a cielo aperto, piena zeppa di ogni scarto: proveniente da “civili abitazioni”, ma all’orizzonte si staglia anche il pattume che alcune aziende lasciano nel primo spiazzo che incontrano, evitando il passaggio obbligato di canali autorizzati e relativi costi di smaltimento.

E via della Comunicazione, già piena di rifiuti da almeno tre o quattro mesi senza che nessuno muova un dito per bonificare, diventa,come per magia, una discarica farmaceutica a tutti gli effetti. Al peggio non c'è mai fine e ad una sommaria e fugace occhiata quello che salta all’occhio è uno scenario senza precedenti: sono almeno una quindicina, infatti, gli imballaggi ben ammucchiati in pile e qualcuno e’ anche aperto. In bellavista, infatti, si scorgono prodotti farmaceutici sversati illecitamente.

Si tratta di sacche a doppia camera di Bicavera glucosio, prodotto che serve, in sostanza, per la depurazione del sangue mediante la membrana peritoneale in pazienti affetti da insufficienza renale cronica in stadio terminale. Insomma, prodotti estremamente delicati, nuovi di pacca e ancora imballati, utilizzati per la dialisi peritoneale, sono stati lasciati come immondizia qualunque, in uno spiazzo ai confini della zona artigianale di Pagliare del Tronto.

È una zona periferica del paese, ma gremita di piccole aziende, tra l'altro, finita nell’occhio del ciclone nemmeno tre mesi fa perchè già obiettivo di veri e propri eco criminali. Ma, anche questa volta, l’ennesimo scempio ambientale sembra passare inosservato. La cosa peggiore è che, oramai, i predatori dell’ambiente si sentono intoccabili. Semplicemente perché uno degli imballaggi contenenti le sacche e gli accessori per la somministrazione della soluzione di glucosio sono corredati da foglietti illustrativi su cui si legge chiaramente il nome e la ragione sociale dell’azienda produttrice. Ma non è detto che il produttore sia il responsabile. Gli imballaggi, infatti, potrebbero essere finiti nelle campagne pagliarane attraverso distributori o terzisti. Ma il degrado rimane e le cattive abitudini pure. 
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