Mancanza dei requisiti anti incendio: asilo nido domiciliare di San Benedetto, c’è la chiusura

Mancanza dei requisiti anti incendio: asilo nido domiciliare di San Benedetto, c’è la chiusura
Mancanza dei requisiti anti incendio: asilo nido domiciliare di San Benedetto, c’è la chiusura
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Aprile 2024, 01:25 - Ultimo aggiornamento: 13:15

SAN BENEDETTO Per mancanza di requisiti igienico sanitari e di sicurezza è stato chiuso lasilo nido privato sito in via Moncalieri nel quartiere Fosso dei Galli. L’ordinanza, a firma del sindaco Spazzafumo, è stata emessa qualche giorno fa. Si è deciso di intervenire in via cautelativa e urgente, a salvaguardia dell’incolumità dei minori accolti presso la struttura privata di via Moncalieri dove era stato organizzato un asilo domiciliare.

I controlli

A seguito di un sopralluogo però, è stato verificato che non sussisteva il rispetto delle norme igienico sanitarie, di edilizia e sicurezza mancando i requisiti di anti incendio da parte della struttura.

A fronte del verbale stilato dopo il sopralluogo il dirigente del servizio servizi sociali Tonino Rosati aveva inoltrato una relazione al sindaco Spazzafumo che ha proceduto a emanare l’ordinanza. Un provvedimento resosi necessario in via cautelare, sulla base dei fatti rilevati, con l’adozione di un apposito provvedimento sindacale contingibile e urgente al fine di tutelare la salute pubblica, in particolar modo dei minori.

Tra l’altro in questi casi la legge regionale prevede di fronte alla gestione senza autorizzazione che il Comune previa diffida, ordini la sospensione del servizio e irroga una sanzione amministrativa pecuniaria da mille a diecimila euro. L’assessore al sociale Andrea Sanguigni si limita a dire: «Si tratta di una chiusura a seguito di una verificata di non conformità delle normative igienico sanitarie, di edilizia e sicurezza/anti-incendio, rivelate dopo un sopralluogo congiunto effettuato dal Comune e dall’ufficio igiene».

La vicenda

C’è massima riservatezza su una vicenda grave visto che ci sono di mezzo dei minori. Tanto che ne sono stati informati la Procura della Repubblica, l’ufficio urbanistica, la polizia municipale, la direzione del Distretto sanitario, il Dipartimento di Prevenzione igiene e sanità pubblica dell’Ast, la Polizia di Stato, i Carabinieri e l’Ambito sociale 21.

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