Adriatico, trivelle al largo del Tronto: i Comuni teramani ricorrono al Consiglio di Stato ma la Riviera non c'è

Trivelle al largo del Tronto: i Comuni teramani ricorrono al Consiglio di Stato ma la Riviera non c'è
Trivelle al largo del Tronto: i Comuni teramani ricorrono al Consiglio di Stato ma la Riviera non c'è
di Gloria Caioni
3 Minuti di Lettura
Martedì 25 Luglio 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 15:09

MARTINSICURO - Continua la lotta contro la realizzazione del pozzo dell’Eni per l’estrazione di gas naturale denominato “Donata 4Dir” al largo della foce del Tronto. Il Comune di Martinsicuro, con Alba Adriatica e Pineto e la Provincia di Teramo, ha deciso di dare mandato a un legale per presentare un ricorso al Consiglio di Stato, dopo la sentenza sfavorevole del Tar del Lazio lo scorso maggio. Pronuncia che aveva dato il via libera alla costruzione dell’opera. 

 


L’iter


La battaglia legale ha coinvolto diverse cittadine costiere che si sono opposte all’iniziativa fin dai primi momenti.

Tuttavia, in questo ricorso di secondo grado, non si conta la presenza di Tortoreto, il cui comune si è defilato dopo la sentenza negativa del Tar. San Benedetto e Grottammare, invece, avevano già rinunciato a opporsi fin dall’inizio. Il sito di costruzione previsto per il pozzo si trova a 22 chilometri dalla costa, esattamente al confine tra le regioni Marche e Abruzzo, interessando principalmente i territori di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro. Le amministrazioni dei Comuni costieri teramani hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo sostenendo che la realizzazione del pozzo potrebbe danneggiare gravemente il turismo balneare, principale attività economica della zona. 


I timori


I ricorrenti hanno anche sollevato il timore di un possibile abbassamento del fondale marino e lievi fenomeni sismici legati alla costruzione e all’estrazione del gas. A guidare la cordata di comuni sarà il legale Paolo Colasante di Roma, lo stesso professionista che ha sostenuto le tesi dei Comuni costieri in questi anni di battaglia contro l’Eni. L’assessore all’ambiente del Comune di Martinsicuro, Marco Cappellacci, ha dichiarato che il percorso per dire no alla nuova trivellazione davanti alla loro costa continua, e ha espresso fiducia riguardo alla possibilità che le loro considerazioni vengano accettate.

Inoltre, ha sottolineato che «la questione ambientale è di primaria importanza, andando oltre le questioni politiche, e che la tutela del territorio è responsabilità di tutti». In conclusione, la disputa riguardante il pozzo dell’Eni al largo della foce del fiume Tronto è ancora lungi dall’essere risolta. I Comuni e la Provincia interessati non intendono arrendersi facilmente e proseguiranno la battaglia legale per preservare il bene delle loro comunità e del territorio da possibili rischi e danni derivanti da questa operazione di estrazione di gas naturale.


Il colloquio


«Abbiamo parlato con il legale – aggiunge Cappellacci - e pensiamo che le nostre considerazioni possano essere accettate». Quindi la stoccata finale alle opposizioni: «Voglio ricordare a Europa Verde che sulla questione ambiente siamo sempre vigili. Mentre loro ci stimolavano a salvaguardare il territorio noi lavoravamo per questo scopo e il ricorso è il fine che ci eravamo posti. Il bene della cittadina non ha colore politico, ma va tutelato da tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA