San Benedetto, pestato e derubato alla sala slot: Daspo urbano per tre ragazzi

Il questore simonelli
Il questore simonelli
di Lara Facchini
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 14:58

SAN BENEDETTO - Tre nuovi provvedimenti di Daspo urbani sono stati firmati dal questore di Ascoli a causa di gravi disordini che hanno comportato anche una rapina aggravata e da lesioni personali ai danni di un avventore di un pubblico esercizio. Il questore di Ascoli Giuseppe Simonelli infatti, su segnalazione della compagnia dei carabinieri di San Benedetto, ha emesso i provvedimenti nei confronti di tre giovani, arrestati perché ritenuti i presunti responsabili di una rapina con aggressione avvenuta fuori da una sala scommesse che si trova in via Roma, nei pressi della stazione. 

La rapina

Il fatto risale alla notte del 31 ottobre, quando i tre sono entrati all’interno del locale e hanno minacciato un ragazzo che si trovava all’interno, per un presunto debito, e a seguito delle minacce sono passati ai fatti strattonandolo e strappandogli dal collo la catena d’oro.

La vittima è riuscita però a recuperarla, ma i tre non si sono fermati e hanno continuato gli atti intimidatori e violenti: alla ribellione del ragazzo infatti lo hanno colpito con pugno alla tempia. Il giovane è stato accompagnato al pronto soccorso in codice giallo dove ha ricevuto le cure dei sanitari con una prognosi di oltre sette giorni. La gang gli avrebbe poi sfilato dalla tasca il telefono cellulare dal valore di oltre mille euro e anche un pacchetto di sigarette. I proprietari del locale hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine e grazie anche ai filmati, oltre alla testimonianza della vittima, si è potuto risalire all’identità degli aggressori. 


La punizione


Per i tre giovani, oltre alle conseguenze penali del loro comportamento, è scattato il Daspo urbano per sei anni complessivi. Per tutto il periodo non potranno accedere o stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici ubicati nel comune di San Benedetto dalle ore 20 alle ore 6 del mattino. La violazione al Dacur è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da otto mila a venti mila euro.
 

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