Presepe del mare e della Samb: il presidente Massi statuina tra le barche

I promotori del Presepe del Mare
I promotori del Presepe del Mare
di Marco Braccetti
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Domenica 10 Dicembre 2023, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 12:10

SAN BENEDETTO - Ci sono le antiche paranze ed i moderni pescherecci. C’è lo storico stadio “Ballarin” e l’attuale “Riviera delle Palme”. 

 
I simboli


C’è il faro, insieme ad altri luoghi-simbolo della città. E c’è la Samb, quella delle vecchie glorie e quella attuale della rinascita: col presidente Vittorio Massi a guidare il cammino rossoblù verso la Serie C. E’ davvero ricco di spunti e di legami col territorio il “Presepe artistico del Mare”, promosso dal sindacato dei balneari Itb-Italia, presieduto da Giuseppe Ricci. Arrivata alla sua sesta edizione, l’opera è realizzata da Luciano “Prichiò” Paolini (l’artista-pescatore) con la collaborazione di Franco Capriotti e Mary Buhler.

L’opera è collocata presso lo chalet Stella Marina (concessione 11) e viene inaugurata ufficialmente questa mattina, dopo le ore 10.30.

Ieri, i tre creativi erano alle prese con gli ultimi ritocchi. L’allestimento impiega circa una settimana di lavoro. Ma si tratta solo della punta dell’iceberg. Infatti, l’opera contiene riproduzioni e miniature realizzate da Paolini nel corso di interi anni. Spesso, si tratta di scorci della città dal suo punto d’osservazione privilegiato, ossia il mare, durante la navigazione della barca da pesca. Ma ci sono anche luoghi cari a lui ed a molti altri sambenedettesi. Gli ultimi realizzati e visibili nel presepio: la cattedrale della Marina, le scuole Moretti e l’ormai ex Onmi (Opera nazionale maternità e infanzia) ossia il palazzo all’angolo tra le vie S. Martino e Manzoni. «Portiamo avanti quella che, per noi, è una tradizione, sperando sempre che altre strutture balneari ci seguano - dice il presidente Ricci -. Sarebbe bello realizzare sul lungomare un vero e proprio circuito dei presepi».


I fondi


Come di consueto, la rappresentazione ha anche una finalità solidale. Infatti, è a disposizione dei visitatori un bussolotto dove, chi vuole, liberamente, può lasciare una somma di denaro. Al termine delle festività, l’organizzazione devolverà tutto il ricavato alla Caritas diocesana. «In particolare - sottolinea ancora Ricci - ci piacerebbe che i soldi raccolti venissero utilizzati per il servizio-mensa. Sappiamo bene quanto sia importante garantire un pasto quotidiano a chi non può permetterselo e, purtroppo, sappiamo anche che certe situazioni sono in aumento». Per inciso: l’anno scorso, l’associazione caritatevole guidata da don Gianni Croci ha garantito 29.897 pasti.

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