Un nuovo ospedale dedicato all’emergenza, si cerca l'accordo con tutti i sindaci

L'attuale ospedale di San Benedetto
L'attuale ospedale di San Benedetto
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Martedì 8 Agosto 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 11:39

SAN BENEDETTO - Nuovo ospedale, pronta la riorganizzazione da condividere con i sindaci della zona di San Benedetto. Il documento stilato dal gruppo di lavoro della sanità, riguardante il contenuto del nuovo ospedale sulla costa, è pronto. La sottocommissione, che vede presidente Umberto Pasquali con alcuni consiglieri di maggioranza e ai medici Francesco Bruni ex primario di nefrologia e Nicola Baiocchi, ha stilato una bozza del documento che sarà sottoposto nei prossimi giorni ai sindaci dei Comuni dell’Ambito 21. 


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Cosa dice il documento? Una riorganizzazione di quello che dovrà essere il Madonna del Soccorso del futuro.

Un atto che rischia però di essere una sorta di libro dei sogni visto che solo qualche giorno fa la Regione è stata perentoria affermando che il nuovo ospedale, che sorgerà a Ragnola, conterà 14 reparti, gli stessi che ci sono oggi tra il Madonna del Soccorso e il Mazzoni di Ascoli, quindi nessuna specialistica in più o in meno. Nel documento stilato dal gruppo ristretto presieduto da Pasquali si propone di sviluppare il reparto per l’emergenza-urgenza e per l’alta chirurgia laparoscopica. Il reparto dovrà essere dotato delle più aggiornate attrezzature secondo le richieste del primario.

Per quanto riguarda la medicina, all’attuale reparto dovrà essere affiancato un modulo di pneumologia e in grado di affrontare eventuali malattie infettive. Sull’ortopedia si propone lo sviluppo del trattamento delle emergenze-urgenze e della prevalente alta chirurgia protesica di spalla e ginocchio. Mentre la ginecologia dovrà essere un punto di eccellenza sia per l’ostetricia sia per la ginecologia. Per la pediatria si ritiene opportuno aumentare il numero di incubatrici a 5 con 14 posti letto complessivi.

Un discorso a parte per la neurologia che dovrebbe poter trattare in modo completo gli ictus, problema internistico per eccellenza per un ospedale dedicato all’emergenza-urgenza: anche in via endoarteriosa con l’assunzione di almeno due neuroradiologi interventisti. Sul fronte della cardiologia i posti letto andrebbero aumentati, con aumento degli specialisti e aggiornamento della strumentazione. Due medici in più e almeno 12 posti letto vengono invece richiesti per l’oncologia anche per poter riattivare l’oncologia domiciliare, ora sospesa per mancanza di medici. Per la nefrologia si chiede di ripristinare i posti letto nel settore indistinti nella medicina e riportare l’unità operativa complessa presso il Madonna del Soccorso.
 

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