San Benedetto, la direttrice Ast Natalini illustra il piano di riorganizzazione del Pronto soccorso: «Anziani e bambini inviati ai reparti»

San Benedetto, la direttrice Ast Natalini illustra il piano di riorganizzazione del Pronto soccorso: «Anziani e bambini inviati ai reparti. Lavori alla Murg ma solo per 6 mesi»
San Benedetto, la direttrice Ast Natalini illustra il piano di riorganizzazione del Pronto soccorso: «Anziani e bambini inviati ai reparti. Lavori alla Murg ma solo per 6 mesi»
di Alessandra Clementi
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:03

SAN BENEDETTOAnziani e bambini, con patologie lievi, salteranno la fila al Pronto soccorso per accedere direttamente ai reparti di Geriatria e Pediatria. Ecco alcun i provvedimenti assunti dalla direzione dell’Ast per alleggerire la mole di lavoro al Pronto soccorso, illustrati ieri dalla direttrice Nicoletta Natalini. Sul fronte della Medicina d’urgenza, invece, il ridimensionamento e trasferimento sarebbero legati solo al cantiere che sta per partire e tutto dovrebbe tornare alla normalità tra sei mesi.

Le motivazioni

Sollevare il Pronto soccorso abbattendo le ore di attesa e diminuendo il numero dei pazienti in carico ai medici dell’emergenza: sono questi gli obiettivi che si cerca di perseguire rivedendo i percorsi e adottando i Fast track sia per la Geriatria che per la Pediatria.

In cosa consistono? I pazienti una volta arrivati al triage del Pronto soccorso se riceveranno codici verdi o azzurri, quindi per patologie lievi, saranno inviati direttamente in Geriatria per chi ha compiuto i 75 anni o in Pediatria per i pazienti con meno di 14 anni.

«L’unico errore - ha affermato il primario Infriccioli - sarebbe non farlo e se dovesse funzionare rappresenteremmo un esempio per altri. Quindi accoglieremo tutti i fragili con 4 postazioni per utenti e famigliari per 8 ore al giorno, 5 giorni alla settimana». Il reparto è già pronto per accogliere pazienti con i propri familiari visto che la rete di presa in carico di un anziano è data dall’ospedale, la famiglia e il medico di base che conosce bene la storia clinica dell’utente. Inoltre il Pronto soccorso si avvarrà della consulenza di un urologo evitando così il trasferimento del paziente presso il Mazzoni di Ascoli e sarà attuata anche il cosiddetto See & treat ovvero la presa in carico infermieristica che andrà a seguire anche la dimissione del paziente. La direttrice Natalini è inoltre intervenuta sulla questione della Medicina d’urgenza ridimensionata con spostamento al piano -2 del reparto e con il passaggio da 13 a 8 posti letto e trasferimento delle apparecchiature. Situazione che in quest’ultima settimana ha visto la politica e i sindacati salire sull’Aventino per poi scoprire ieri mattina che tutto è legato a lavori di completamento dei flussi d’aria in modo da rendere il reparto autorizzabile, che dovrebbero terminare tra 6 mesi. In molti si sono chiesti se la prossima estate la Murg sarà ripristinata a pieno regime. La direttrice Natalini ha fornito ampie rassicurazioni anche se il timone persiste. Natalini ha inoltre sottolineato tutte le criticità in capo all’emergenza a partire dal sovraffollamento fino alla carenza di medici. Al riguardo ha ricordato come dal 2018 siano state effettuate 14 procedure per il reclutamento del personale e giovedì verrà nominata la commissione per selezionare nuovi dirigenti medici al bando a cui hanno risposto in 11. Attualmente al Pronto soccorso operano 8 dirigenti e un primario, tanto da dover ricorrere alle cooperative e solo nel 2023 sono stati spesi 661mila euro.

I numeri

Un Pronto soccorso come quello di San Benedetto che conta 4.400 accessi in più l’anno rispetto a quello di Ascoli, con una media di 94 pazienti al giorno. I sindacati, sia la Cimo che le sigle Cgil, Cisl e Uil, hanno sottolineato come un’eventuale ridimensionamento dell’emergenza non sarebbe stata possibile in quanto non sarebbero stati affrontati i passaggi della comunicazione e confronto. Sul fronte politico i consiglieri Canducci e Bottiglieri, invece, si sono rivolti al prefetto e al sindaco, affinché intervenissero per impedire eventuali tagli e ridimensionamenti.

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