SAN BENEDETTO Oggi è il giorno della protesta e, si spera, della proposta. Alle 15 la direttrice delll’Ast Natalini incontrerà la cittadinanza in Auditorium. Appuntamento che sarà preceduto dalle manifestazioni di protesta dei sindacati e a seguire dell’intero centrosinistra. Il tutto mentre il Madonna del Soccorso continua a perdere pezzi e ben quattro operatori socio sanitari (oss) del reparto geriatria verranno mandati a casa.
I contratti
L’Unione sindacale di base denuncia con forza il mancato rinnovo dei contratti di 50 lalavoratori precari, di cui 33 Oss negli ospedali di Ascoli e di San Benedetto «la cui unica colpa sarebbe quella di aver lavorato con impegno e dedizione durante la pandemia». Nel reparto di Geriatria di San Benedetto, con 32 posti letto, verranno mandati a casa 4 Oss, fondamentali per la cura e l'assistenza diretta degli anziani. «In questo modo sarà negata l’assistenza diretta ai degenti ricoverati nel reparto. È inaccettabile – afferma l’Usb - che si continui a sfruttare la precarietà dei lavoratori per risparmiare sui costi. Chiediamo di annullare immediatamente i licenziamenti». «Che fine hanno fatto le promesse del centrodestra e del presidente Acquaroli?». È quanto si chiede l’intero centrosinistra che alle 15 terrà un sit-in davanti al Comune in concomitanza con l’assemblea pubblica organizzata dall’Ast di Ascoli.
Il sollecito
«Sollecitiamo la Regione Marche e il suo assessore alla sanità – afferma Benito Rossi dell’Ugl – affinché avviino un percorso di verifica nei Pronto soccorso del territorio con il fine di riorganizzarli attraverso un adeguato ricorso a professionisti sanitari, per mettere così freno al triste utilizzo dei medici a gettone».