San Benedetto, oggi summit sull’ospedale. Sit-in davanti al municipio. Intanto dal 1° gennaio il reparto di geriatria rimarrà privo di quattro Oss

WCENTER 0WOFBDPHMI - 05131532 FOTO WEBSERVER - imgcapriottis130514153207 - MADONNA DEL SOCCORSO - MANIFESTAZIONE PROTESTE IN OSPEDALE - Secondo Capriotti CORRIERE ADRIATICO
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di Alessandra Clementi
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Martedì 19 Dicembre 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 13:22

SAN BENEDETTO Oggi è il giorno della protesta e, si spera, della proposta. Alle 15 la direttrice delll’Ast Natalini incontrerà la cittadinanza in Auditorium. Appuntamento che sarà preceduto dalle manifestazioni di protesta dei sindacati e a seguire dell’intero centrosinistra. Il tutto mentre il Madonna del Soccorso continua a perdere pezzi e ben quattro operatori socio sanitari (oss) del reparto geriatria verranno mandati a casa. 

I contratti

L’Unione sindacale di base denuncia con forza il mancato rinnovo dei contratti di 50 lalavoratori precari, di cui 33 Oss negli ospedali di Ascoli e di San Benedetto «la cui unica colpa sarebbe quella di aver lavorato con impegno e dedizione durante la pandemia». Nel reparto di Geriatria di San Benedetto, con 32 posti letto, verranno mandati a casa 4 Oss, fondamentali per la cura e l'assistenza diretta degli anziani. «In questo modo sarà negata l’assistenza diretta ai degenti ricoverati nel reparto. È inaccettabile – afferma l’Usb - che si continui a sfruttare la precarietà dei lavoratori per risparmiare sui costi. Chiediamo di annullare immediatamente i licenziamenti». «Che fine hanno fatto le promesse del centrodestra e del presidente Acquaroli?». È quanto si chiede l’intero centrosinistra che alle 15 terrà un sit-in davanti al Comune in concomitanza con l’assemblea pubblica organizzata dall’Ast di Ascoli.

A organizzare la manifestazione le forze politiche: Pd, Psi, Movimento Cinquestelle, Democratici per Canducci, Verdi, Sinistra Italiana, Azione e Nos. Quali le criticità sottolineate dalla coalizione di sinistra? Liste di attesa infinite, la nuova risonanza magnetica che invece di approdare a San Benedetto sarà installata al Mazzoni, il Pronto soccorso al collasso, turni di lavoro massacranti, precari mandati a casa e una sola casa di comunità. Si annuncia un pomeriggio di proteste visto che mezz’ora prima del sit in ci saranno anche i sindacati a far sentire il proprio dissenso. Intanto l’Ugl chiede di limitare l’impiego dei medici legati alle cooperative all’interno del Pronto soccorso.

Il sollecito

«Sollecitiamo la Regione Marche e il suo assessore alla sanità – afferma Benito Rossi dell’Ugl – affinché avviino un percorso di verifica nei Pronto soccorso del territorio con il fine di riorganizzarli attraverso un adeguato ricorso a professionisti sanitari, per mettere così freno al triste utilizzo dei medici a gettone».

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