SAN BENEDETTO - Il Palmino succede a se stesso. Troppo bella e centrata la mascotte che già alla fine degli Anni Ottanta l’Assoalbergatori aveva utilizzato con grande fortuna per promuovere il territorio affiancato da quello slogan : «L’esotico più vicino» che ha sempre fatto colpo. Si era rifatto il look la mascotte anche qualche anno fa, con una stilizzazione e un aspetto più giovanile: secchiello e ciuffo di foglie di palma.
Era il 2016 e ancora della pandemia non si parlava.
D’altra parte con l’avvento del giovane imprenditore alla guida della storica associazione è diventata sempre più marcata la tendenza alla vacanza familiare che rappresenta forse il target più importante in questo periodo per San Benedetto anche in considerazione del fatto che è stata insignita della Bandiera Verde platinium della spiagge a misura di bambino da parte dei pediatri guidati dal professor Italo Farnetani. Da 15 anni, infatti, è tra le mete più gettonate in Italia per questo importante segmento e l’idea di far realizzare proprio ai più piccoli una mascotte che sia capace di parlare ia propri coetanei è stata una scelta precisa da parte degli imprenditori del settore.
Le prospettive
In controtendenza, invece, c’è la sempre maggiore propensione a trasformare gli hotel in residence. Un’emorragia di posti letto che wuest’anno comunque non ha impedito alla Riviera di centrare l’obiettivo di tornare la regina del turismo marchigiano. Un risultato che però non inganna gli stessi albergatori che stanno già lavorando, soprattutto sul web per intercettare il magguior numero di clienti possibile e la realizzazione del logo del palmino rappresenta solo il primo passo. A sostegno servirebbero politiche come quelle per le infrastrutture e la mobilità sostenibile che però per ora non sembrano all’orizzonte.