Il Ballarin di San Benedetto demolito entro ottobre, lavori in anticipo, dubbi sul budget

L'archistar Canali con il sindaco Spazzafumo al Ballarin
L'archistar Canali con il sindaco Spazzafumo al Ballarin
di Alessandra Clementi
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Lunedì 18 Settembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:33

SAN BENEDETTO - Iniziato il conto alla rovescia per la demolizione dello stadio Ballarin. A ottobre gran parte dell’ex Fossa dei leoni verrà buttato a terra. Ad annunciarlo il sindaco Spazzafumo quale primo passo verso la rigenerazione urbana.


Lo step


Si comincia. Il primo step della riqualificazione della storico stadio per la trasformazione in parco urbano è quello della demolizione delle curve sud e nord e della tribuna est, sarà mantenuta quella ovest dove resta il muro vincolato dalla Soprintendenza. Sono previsti almeno due anni di interventi e una tabella di marcia fissata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. A portare avanti i lavori sarà la ditta Laganaro che si è aggiudicata la gara di appalto. In questi giorni sta avvenendo il trasloco delle ultime strutture ancora presenti all’interno dell’ex stadio, quali alcune scenografie dell’associazione di stampo sociale Xmano e altre strutture appartenenti ai carri di Carnevale. Una volta svuotato definitivamente l’impianto si procederà con la demolizione della curva sud e delle tribune laterali. L’opera maggiore sarà proprio quella riguardante l’abbattimento. «Sarà la ditta – spiega il sindaco Spazzafumo - a definire da quale zona iniziare e i tempi verranno comunque dettati dal calendario imposto dal Pnrr». Una volta terminata la demolizione si inizierà con gli interventi di rigenerazione all’interno dell’impianto sulla base del progetto redatto dall’archistar Guido Canali in collaborazione con l’ufficio di piano del Comune. Una tabella di marcia che a oggi è in anticipo rispetto a quanto era stato calendarizzato, infatti, la consegna dei lavori era fissata al 30 settembre mentre l’appalto è stato assegnato già da settimane. 


I fondi


I fondi a disposizione sono 2.440.000 euro a cui si sono aggiunti 240mila euro per il caro materiali, mentre si rimane in attesa dei 450mila euro annunciati dalla Fondazione Carisap. Al posto della curva sud, tanto agognata dai tifosi, che ne hanno criticato fortemente l’abbattimento, una pensilina trasparente. A ridosso un museo e un terrazzo con un pergolato in acciaio ricoperto di verde. All’interno un laghetto e un monumento dedicato al Ballarin, con museo multimediale sulla storia sportiva di San Benedetto. Nella zona sud ovest un porticato dà accesso al parco, mentre al posto della curva sud una duna con essenze arboree. Lo stesso Canali si è detto disponibile a seguire i lavori e a collaborare durante la fase di realizzazione. A questo punto si dovranno trovare i fondi per terminare la progettazione visto che l’attuale intervento si limita a meno della metà del campo. Sono garantiti i fondi del Pnrr? L’interrogativo rimane dopo gli annunci del ministro del Pnrr Raffaele Fitto pronto a rivedere i finanziamenti, ma la certezza si avrà solo a gennaio e comunque le risorse dovrebbero arrivare dal Governo se dovessero venire meno quelle del Pnrr. L’intero intervento al Ballarin è stato quantificato per la spesa di 3,5milioni di euro, tanto che dal progetto originario sono stati eliminati luci, un laghetto e degli arredi di design.
 

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