«Lancette e paranze Patrimonio dell'Unesco», 40 delegazioni in Riviera per lanciare la proposta

I delegati di 40 musei del mare provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo
I delegati di 40 musei del mare provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo
di Laura Ripani
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Martedì 10 Ottobre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 14:54
SAN BENEDETTO - Parte ufficialmente da San Benedetto il percorso per dichiarare le pesca con le lancette e le paranze Patrimonio dell’Unesco. Sono stati infatti oltre 40 i rappresentanti di musei e altre realtà associative provenienti da altrettanti centri e Paesi del Mediterraneo che sono stati ospiti del Museo del Mare di San Benedetto e nel corso dei lavori è stata lanciata la proposta. Se ne occuperà ora, nel concreto, il ministero della Cultura, delegato appunto per la domanda dichiarazione di Patrimonio immateriale Unesco e si tratterà di far riconoscere la navigazione della vela latina (paranza) e della vela al terzo - della quadra - (lancette e pappagnotti). Non solo san Benedetto e l’Italia sostengono il progetto ma anche atre realtà associative e museali con i rispettivi referenti di Croazia, Spagna, Francia e Svizzera (per la navigazione sui laghi) si stanno muovendo verso al stessa direzione. 


I lavori


Le diverse delegazioni sono state accolte dal sindaco Antonio Spazzafuno e dall’assessore alla cultura Lina Lazzari. Si è trattato del 28° Forum del Patrimonio Marittimo del Mediterraneo (Forum of the Mediterranean Maritime Heritage) voluto ed organizzato dal direttivo della Ammm (Associazione dei musei marittimi del Mediterraneo) in cui siede anche Giuseppe Merlini, dell’Archivio storico comunale sambenedettese.

La candidatura di San Benedetto come sede dell’importante appuntamento risale al 2018 perché sono lunghi i tempi per presentare la domanda affinché si possa vagliare attentamente la candidatura. Il meeting si tiene ogni anno in una diversa località: lo scorso anno fu a Pirano, in Slovenia e il prossimo sarà a Sesimbra in Portogallo. Tutto ciò per comprendere come si tratti di un appuntamento tra i più importanti in fatto di cultura del mare. Un meeting d’altra parte sempre incentrato sullo scambio di conoscenza, che ha scopi divulgativi e di momenti di condivisione aperti al pubblico. Quest’anno il tema era incentrato sulla cucina di porto. 


Le motivazioni


La cucina tradizionale delle città marittime e dunque su pietanze a base di pesce. Occupa nelle comunità costiere una parte rilevante dell’alimentazione e rappresenta al contempo un elemento culturale e tradizionale importante del profilo storico-geografico di ciascun luogo.

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