San Benedetto, i giovani replicano agli allarmi lanciati dal quartiere: «Qui non ci sono baby-gang»

San Benedetto, i giovani replicano agli allarmi lanciati dal quartiere: «Qui non ci sono baby-gang». non riconducibile all'articolo
San Benedetto, i giovani replicano agli allarmi lanciati dal quartiere: «Qui non ci sono baby-gang». non riconducibile all'articolo
di Emidio Lattanzi
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Venerdì 4 Novembre 2022, 03:20

SAN BENEDETTO - «Baby gang? Ma dove?». I ragazzi di piazza Cristo Re non vogliono passare per una sorta di associazione a delinquere. Dopo le segnalazioni del comitato di Quartiere, da dove si parlava della presenza di non meglio identificate “baby gang” nell’area, i giovani hanno incontrato anche il sindaco Spazzafumo che ha raggiunto l’area insieme all’assessore Laura Camaioni e alle consigliere Giselda Mancaniello e Barbara De Ascaniis per far vedere loro quello che realmente accade in quella zona.  
 
«È stato - hanno spiegato i due amministratori - un incontro molto interessante ieri sera con i giovani del quartiere Porto d’Ascoli centro. Ragazzi volenterosi e con voglia di fare. Il futuro sono loro». I ragazzi, spiegando quale sia la situazione della piazza, hanno anche chiesto contenitori per buttare le cicche e parcheggi per gli scooter, che effettivamente in piazza mancano. L’amministrazione ha promesso di adoperarsi per venire incontro a quelle richieste. All’incontro era presente anche Antonio Core, tra i promotori dell’attivazione del Controllo di Vicinato che spiega come il prossimo passaggio dovrebbe essere un incontro in una delle sale parrocchiali con don Gianluca e l’assessore al sociale Sanguigni. 

I ragazzi hanno spiegato al sindaco e alla delegazione comunale che le cose non stanno assolutamente come scritto in quella lettera. «Le baby gang aggrediscono e rubano - hanno spiegato - e queste cose, qui, non esistono e non sono mai esistite».

In effetti, anche effettuando un controllo con le forze dell’ordine, non risultano reati legati a baby gang. 

«Schiamazzi ma nessuna baby gang»


«Possono verificarsi schiamazzi - aggiungono Valerio, un altro dei ragazzi - qualcuno si può lamentare perché i ragazzi vengono qui a mangiare e poi lasciano le buste del McDonald’s per terra ma possiamo parlare di inciviltà e maleducazione. Non di baby gang. E’ una parole brutta, allarmistica e infamante». Alcuni dei ragazzi hanno collaborato con le forze dell’ordine segnalando presenze sospette. Due uomini che si sono poi rivelati essere “specializzati” nei furti all’interno delle abitazioni. «Qui i carabinieri o la polizia passano spesso - affermano - e con loro parliamo. Se qualcuno fa qualcosa sopra le righe viene controllato e richiamato all’ordine. Ma parliamo di ragazzate. Cose stupide che hanno fatto tutti, anche chi oggi ha 70 anni».

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