San Benedetto, per il fermo pesca
i fondi non arrivano da 16 mesi

Acque agitate al porto per i contributi in ritardo
Acque agitate al porto per i contributi in ritardo
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 09:59
SAN BENEDETTO - Sedici mesi senza soldi. Ha dell’incredibile il ritardo nel pagamento dei contributi post fermo pesca che sta interessando la marineria sambenedettese. Parliamo del provvedimento 2015 il che equivale a dire che i soci imbarcati sui pescherecci che si sono fermati nell’agosto dello scorso anno, non hanno ancora ricevuto il saldo della cassa integrazione. A denunciarlo è il presidente dell’associazione “Nati in Adriatico” Pietro Ricci: «Alcune settimane fa - spiega Ricci - sono arrivati i soldi per gli imbarcati ma, ad oggi, neppure un soldo è stato versato per i soci delle aziende titolari delle barche e imbarcati come marittimi». Il tutto perché il Ministero fa una differenza tra le due categorie lavorative. Il primo, quello dei marinai semplici, viene considerato dipendente a tutti gli effetti ed ha una sorta di precedenza sugli altri. La seconda categoria è invece quella degli imbarcati che però hanno quote e sono in parte titolari dei pescherecci. Per loro la cassa integrazione è di un’altra tipologia. E sono loro gli unici rimasti ad attendere il saldo di quella relativa allo stop di sedici mesi fa. La curiosità sta nel fatto che le marinerie marchigiane sarebbero le uniche rimaste a secco rispetto al resto dei porti dell’Adriatico. «Non ne capiamo il motivo - spiega Ricci - ma mentre tutti gli altri porti, tra Abruzzo e Molise ad esempio, hanno il denaro, nelle Marche i soldi non sono ancora arrivati». Da Roma, al momento, non arrivano notizie. Di questo problema si è parlato anche nel corso della riunione dell’associazione Mamolab (l’unione delle marinerie di Marche, Abruzzo e Molise) che si è tenuta a Pescara nei giorni scorsi. E’ stato lo stesso Ricci ad affrontare l’argomento. Nell’incontro si è parlato di altre questioni spinose come ad esempio i numerosi problemi delle lampare sambenedettesi in crisi di reddito per colpa dei dei tonni che non solo non permette la cattura delle alici e sarde ma distrugge le reti da pesca. 
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