San Benedetto, dopo i fenicotteri e le anatre ecco i cigni al mare, la città è diventata un’oasi. Gli ambientalisti: «Dobbiamo crederci»

Nei mesi scorsi era stata la volta di fenicotteri e anatre

San Benedetto, dopo i fenicotteri e le anatre ecco i cigni al mare, la città è diventata un’oasi. Gli ambientalisti: «Dobbiamo crederci»
San Benedetto, dopo i fenicotteri e le anatre ecco i cigni al mare, la città è diventata un’oasi. Gli ambientalisti: «Dobbiamo crederci»
di Laura Ripani
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:31

SAN BENEDETTOPrima il Fenicottero Rosa alla Sentina, poi le Anatre dell’Albula e adesso due splendidi cigni. «Questo è un messaggio chiaro - dice l’ambientalista Roberto Cameli - di come la natura sia resiliente e dovrebbe aprire gli occhi a tutti. L’unico equilibrio possibile nella società del futuro è quello dove natura e uomo si fondono».

L’avvistamento

Il gruppo del quale Cameli è portavoce, Questione Natura, ha avvistato i due splendidi esemplari mentre si bagnavano ieri, con 22 gradi alle 11 del mattino in Riviera, proprio sulla spiaggia di San Benedetto. «Il nostro messaggio - continua Cameli - è rivolto all’amministrazione, chiedendo loro di tutelare gli animali presenti in città, una richiesta che presentiamo ormai da 2 anni».

Due anni nei quali i giovani dell’associazione non hanno solo protestato. In totale hanno realizzato 269 eventi: 15 di raccolta rifiuti “Ambientiamoci Insieme”, 45 eventi di raccolta mascherine e scoperta del territorio: #MaskFree, 11 convegni culturali e critiche letterarie: La Voce dei Giovani, 104 uscite alla scoperta della natura e della storia del territorio: escursioni di Questione Natura (Happy borghi)». Una attenzione speciale è stata rivolta con 11 lezioni e uscite agli studenti «che cambieranno il domani - spiega Cameli - ci siamo occupati quindi di educazione ambientale e civica nelle scuole». Nel dettaglio sono state 40 lezioni ambientali per persone con disagio mentale, 8 i corsi di lettura, 9 cortometraggi con dei forti messaggi di sensibilizzazione, 20 laboratori, dialoghi, confronti: poesia, pittura, riuso creativo, servizi sociali e percorsi degli odori e 6 progetti di piantumazione. «Abbiamo organizzato - prosegue l’ambientalista il Festival della poesia piceno, durato due giorni: il primo dedicato ai poeti nostrani e il secondo alla musica dei grandi cantautori italiani e abbiamo tenuto lezioni con i bambini dei centri estivi e della ludoteca di San Benedetto. Un anno, peraltro trascorso con le persone, per le persone e tra le persone. Le nostre campagne abbracciano la “filiera corta, il KM0, i prodotti biologici, privi di sofferenza e maltrattamento animale… tendiamo a seguire il flusso delle stagioni per scandire i ritmi e le scelte della nostra vita».

Le motivazioni

« Un anno - chiudono - dedicato alla bellezza. Bellezza di vedere la natura libera dai rifiuti. Bellezza che abbiamo scoperto nelle varie uscite per il territorio, nei borghi e nei parchi, nei monumenti e nella storia. Tutto quello che abbiamo fatto ha avuto un focus principale: i giovani. È per questo che li abbiamo coinvolti il più possibile e poi abbiamo ideato per loro una serie di uscite, coinvolgendo le scuole, per mostrargli uno stile di vita alternativo: San Benedetto diventerà una meravigliosa oasi naturalistica del futuro, dobbiamo solo continuare a crederci».

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