Ballarin, contratto dell'architetto Canali nel mirino: il centrodestra di San Benedetto vuole chiarezza

Il contratto dell'architetto Canali nel mirino: il centrodestra di San Benedetto vuole chiarezza
Il contratto dell'architetto Canali nel mirino: il centrodestra di San Benedetto vuole chiarezza
di Alessandra Clementi
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Venerdì 10 Marzo 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 14:34

SAN BENEDETTO -  «Quali attività sono state affidate all’architetto Guido Canali, le tempistiche contrattuali e la motivazione per la quale, a fronte di un incarico allo studio Canali e Associati srl, si utilizzano le risorse interne al Comune». Solo alcuni degli interrogativi che l’intera coalizione di centrodestra rivolge al sindaco Spazzafumo proprio al fine di fare luce sulla vicenda Ballarin, ricordando anche i 450mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Carisap per il recupero della curva sud e che potrebbero andare perduti vista l’annunciata demolizione. 

 
I quesiti


Continua a tenere banco la progettazione del Ballarin che proprio lunedì dovrebbe produrre il preliminare proveniente da Parma.

Intanto il centrodestra capeggiato dall’ex sindaco Piunti chiede le tempistiche dello studio di fattibilità tecnica, del progetto definitivo e dell’esecutivo. «Sono stati valutati a monte i rischi di una generale revisione della progettazione dell’ex stadio, della tempistica e del cronoprogramma imposto dai fondi Pnrr?». Quanto richiesto in un’interrogazione protocollata ieri dall’intero centrodestra. Viene domandato inoltre di conoscere lo stato attuale della progettazione e se è compatibile con il cronoprogramma da rispettare per non perdere i fondi di 2.440.000 euro. Così come ci si interroga sui tempi e le modalità della gara di appalto e soprattutto se si intende intercettare altri fondi.

«Vogliamo che si faccia chiarezza – spiega l’ex sindaco Piunti – per rispetto dei cittadini occorre eliminare dubbi. C’è anche l’impegno della Fondazione Carisp che metteva a disposizione 450mila euro legate alla riqualificazione della cura sud. Cosa ne sarà di questo fondo? Speriamo che le nostre risorse e quelle della Fondazione non vadano perse, appello che arriva dal centrodestra che è riuscito a sbloccare il Ballarin e a toglierlo dal degrado riaprendo in occasione del quarantennale dal rogo». Delusione. E’ questo il sentimento espresso dal partito di Azione di fronte all’ultima versione del restyling del Ballarin. Secondo gli esponenti sambenedettesi sarebbe venuta meno quella novità che tutti si aspettavano sia attraverso una modifica della viabilità che nel rispetto della storia e dei tifosi della Samb. 


L’affondo


«La curva sud verrà demolita a causa di insufficienza di fondi- affermano gli esponenti di Azione - Ci sorge spontanea la domanda: non si sapeva fin dall’inizio? Nessuno si è interessato alla fattibilità del progetto prima di impostare un lavoro di queste dimensioni? Per Azione l’idea di creare nuovi spazi verdi va valutata tenendo conto del grado di utilizzo e dei costi di manutenzione dell’opera, visto che si potrebbero fare molti esempi di spazi verdi “abbandonati”, ai quali temiamo che si andrà presto ad aggiungere la nuova area-Ballarin. Si sarebbe dovuta spostare la prospettiva ed abbracciare l’idea del nostro Mario Laureati, rilanciata dal Corriere Adriatico, di “passarci attraverso”. La nostra idea è presente nel Piano del porto, regolarmente approvato dalla Regione. La maggioranza ne è al corrente?».

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