SAN BENEDETTO - Scintille nel corso della commissione urbanistica, chiamata a discutere del futuro piano regolatore generale. Un vero fuoco incrociato tra la presidente Annalisa Marchegiani e l’assessore Bruno Gabrielli in merito al tema del tavolo tecnico politico.
Le motivazioni
«La commissione consiliare non è un question time, il Segretario mi ha confermato che un ordine del giorno come il Prg non è pertinente per questo tavolo. Ci sono altri strumenti come l’interrogazione consiliare ma non attivare una commissione per trattare tematiche che non rientrano nell’ordine del giorno di un consiglio comunale».
Sono bastate queste parole dell’assessore Gabrielli per accendere la miccia.
«Dopo un anno e mezzo di mandato, si deve fare il punto su questo percorso cavallo di battaglia della vostra campagna elettorale». Fino a essere interpellato il segretario generale Stefano Zanieri il quale ha puntualizzato che la commissione è articolazione del consiglio comunale, quindi devono essere affrontati temi di competenza del consesso. I toni sono diventati incandescenti quando è intervenuto il consigliere Umberto Pasquali che urlando ha detto: «Nel momento in cui la maggioranza riterrà opportuno far conoscere il Prg, lo farà, non ora. La maggioranza non deve mettere a conoscenza nessuno di quello che si sta facendo». Tanto che la consigliera Luciana Barlocci ha parlato di metodo “cinese”. «Ci stiamo lavorando al Prg – ha puntualizzato Gabrielli - L’obiettivo è la revisione del Prg e appena avremo evidenze concrete lo illustreremo. Inoltre è stato inserito tra gli obiettivi strategici degli uffici». Attualmente si sta lavorando in particolare sul Piano urbano della mobilità sostenibile che rientra in questo percorso.
Gli aspetti
Sul piano tecnico è intervenuto il dirigente Giantomassi spiegando: «Stiamo attendendo la legge regionale, mentre stiamo redigendo il piano urbano strategico per la programmazione di intenti da definire una base, tanto che sono stati stanziati 100mila euro. Stanno arrivando gli aggiornamenti delle cartografie. Vogliamo dare un taglio diverso, partendo non dalle esigenze insediative ma ambientale e infrastrutturale». E se la Regione non dovesse approvare la nuova legge? Si andrà avanti con varianti e con progetti pilota. Un iter che prevede anche incontri per il coinvolgimento del territorio. È stato ricordato come un Piano strategico già esista, si tratta dell’elaborato firmato dall’architetto Luigina Zazio del 2011, quindi la precedente delibera dovrà essere revocata.