SAN BENEDETTO - L’amministrazione comunale sambenedettese risponde “presente” ad un bando regionale sulla mobilità sostenibile e si prepara a realizzare cinque nuovi ciclo-parcheggi. Le aree di soste dedicate alle bici saranno tutte in prossimità di snodi ferroviari, oppure vicino a fermate degli autobus.
La giunta
Così, anche in base agli obiettivi della Regione Marche, si favorirà l’interscambio tra ciclabilità e trasporto pubblico. In una delle sue ultime riunioni, la giunta Piunti ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica predisposto dall’ingegnere municipale Marco Adamo Ameli. In base ai suoi calcoli, si tratta di un intervento dal costo complessivo di 50mila euro che dovrebbe essere pronto per luglio 2022. I tempi di approvazione in giunta sono stati piuttosto serrati, perché i termini per partecipare al bando andavano dal 15 settembre a questo lunedì: 11 ottobre.
I bici-parcheggi
Ma vediamo nel dettaglio dove sorgeranno le nuove infrastrutture dedicate al posteggio delle bici. La zona più fornita sarà quella di via Gramsci, nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Lì è prevista la posa di 2 pensiline. Mentre ce ne sarà una per ognuna delle seguenti aree: piazza Battisti, piazza San Filippo Neri, via Lombardia e via Esino. Quest’ultima pensilina potrebbe essere messa nel vicino piazzale della stazione ferroviaria di Porto d’Ascoli, in base alla disponibilità di Rfi. Dal Comune specificano come l’obiettivo-principe del bando regionale sia «quello di sviluppare la mobilità sostenibile intermodale e la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, attraverso la progettazione, realizzazione e attrezzaggio di aree di sosta correlate ai nodi di scambio intermodale, anche al fine di contribuire alla riduzione dell’inquinamento ambientale».
Carenza da sanare
Questo intervento andrà a sanare una criticità su cui, nel corso degli ultimi anni, il Corriere Adriatico ha più volte puntato i suoi fari. Ossia la grave carenza di posteggi per le bici lungo tutta la Riviera. Un problema che si fa sentire 12 mesi su 12, ma che assume proporzioni enormi d’estate, quando soprattutto il lungomare e le zone più ad alto impatto turistico diventano vere e proprie giungle di sosta selvaggia.