San Benedetto, qualcuno odia le anatre. Grano avvelenato alla foce dell'Albula. «E' già il terzo tentativo»

San Benedetto, a qualcuno non piacciono le anatre. Grano avvelenato alla foce dell'Albula. «E' già il terzo tentativo»
San Benedetto, a qualcuno non piacciono le anatre. Grano avvelenato alla foce dell'Albula. «E' già il terzo tentativo»
di Marco Braccetti
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 07:41
SAN BENEDETTO - «È la terza volta che accade: grano avvelenato lasciato intenzionalmente per terra. Qualcuno vuole uccidere le anatre alla foce dell’Albula!». Roboante il grido d’allarme lanciato dai ragazzi dell’associazione Questione Natura. L’amministrazione comunale assicura massimo impegno per identificare chi ha compiuto un gesto potenzialmente molto pericoloso anche per la salute umana.  



Come si sa, sono ormai diversi mesi che l’ultimo tratto del torrente Albula è diventato l’habitat di una colonia di germani reali. Il numero dei pennuti è in continua crescita (si parla di almeno 33 esemplari) e la colonia continua ad attirare l’attenzione di residenti e visitatori. Purtroppo, la presenza delle anatre - unita anche a diversi piccioni - deve aver mosso i meccanismi di qualche mente malata. Il risultato? «Una passante, durante la consueta passeggiata di ritorno con il suo cane in direzione della nuova scala del ponte di via Piemonte, ha rinvenuto l’ennesimo mucchio di grano avvelenato lasciato intenzionalmente per terra» hanno riferito, ieri, i giovani di Questione Natura: gruppo ambientalista coordinato da Roberto Cameli, Cristian Spinozzi e Mauro Caffarini. «È la terza volta che accade nel giro di un mese, è stata anche sporta denuncia all’autorità forestale» proseguono i ragazzi, sottolineando che ci sarebbero dei testimoni e sono stati sostanzialmente individuati gli orari in cui il veleno è stato sparso. Elementi utili per le forze dell’ordine, chiamate subito a lavorare sul caso. 

Controllo dei filmati



«La polizia municipale è stata incaricata di controllare i filmati delle telecamere intorno all’Albula, per cercare di individuare qualche elemento che possa far risalire all’identità di chi ha compiuto un gesto così inqualificabile - sottolinea il vicesindaco Tonino Capriotti: delegato all’ambiente -.

Interesseremo tutti gli organi competenti per andare fino in fondo a questa storia. Un gesto scellerato che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi, non solo per gli animali, ma anche per le persone». Infatti, il veleno poteva finire anche sulle mani di qualche bambino. L’area è stata ripulita ma ora Questione Natura chiede a gran voce che vengano installate delle telecamere di sorveglianza anche lungo la foce dell’Albula. «Chiediamo inoltre - dicono ancora i ragazzi - l’installazione di almeno tre cartelli di segnalazione e di avvertimento sulla presenza di questa numerosa colonia di anatre». La richiesta di una cartellonistica era già stata fatta, un mese fa, dall’assemblea del Comitato di quartiere Albula Centro. «Fortunatamente - concludono da Questione Natura - finora la numerosa colonia di 33 anatre è rimasta intoccata, ma l’apparizione sporadica di questo grano rimane pericolosa non solo per loro, ma anche per tutti gli animali, sia da passeggio che non, che potrebbero esserne attirati in quanto è estremamente visibile sopra al cemento o ai ciuffi d’erba dove posano zampe e muso, ma dove possono sedersi o giocare anche bambini piccoli». Simili comportamenti, purtroppo, si sono già registrati pure in altre zone della città. Nel 2021, lungo via Custoza (quartiere Marina Centro) qualcuno aveva gettato del topicida in strada, forse esasperato dall’eccessiva presenza di ratti.

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