Ludopatia a San Benedetto, i guai arrivano dal web: «Malattia da curare con i farmaci»

Ludopatia, i guai arrivano dal web: «Malattia da curare con i farmaci»
Ludopatia, i guai arrivano dal web: «Malattia da curare con i farmaci»
di Alessandra Clementi
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Martedì 27 Febbraio 2024, 04:20

SAN BENEDETTO Un fenomeno in netto aumento quello della ludopatia che oggi si avvale anche del digitale, diventando difficile da gestire. È la foto scattata dal Dipartimento Dipendenze patologiche dell’Ast di Ascoli che in occasione della “Giornata regionale alla lotta contro il gioco d’azzardo patologico” ha presentato il programma triennale per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico.

La situazione

«Il gioco d’azzardo on line- ha spiegato Cacaci direttore del dipartimento dipendenze patologiche dell’Ast - cammina sotto traccia, è una vera tragedia e quando il giocatore si indebita il problema emerge ed è già tardi, in un attimo puoi perdere tutto e spesso si parla di vizio e non di dramma, mentre siamo di fronte a un vero disturbo psichiatrico che va trattato anche con i farmaci».

Situazione che è andata peggiorando dopo la pandemia e che oggi non avverrebbe solo in sale slot e tabaccherie ma soprattutto del web, in questo modo molto più difficile da osservare e controllare.

«Dopo il Covid – ha affermato Marco Quercia direttore del servizio dipendenze patologiche – il fenomeno è in aumento. Abbiamo cercato, anche attraverso spettacoli teatrali, di arrivare ai più giovani per far capire il rischio. È una parte malata del gioco che nasconde dei pericoli. Speriamo in una maggiore presa di coscienza, senza dimenticare che c’è chi gestisce e pubblicizza il gioco d’azzardo». L’Ast sta lavorando soprattutto sul fronte della prevenzione nelle scuole, esperienza riportata da Mariapaola Mercatili della Promozione ed educazione alla salute, che sta lavorando negli istituti. Sempre con i giovani lavora anche il responsabile della progettazione Dianova Michele Maurizi il quale ha parlato del progetto che sta portando avanti attraverso escursioni in montagna che va a coinvolgere i giovani, proponendo l’aspetto sano del gioco. In merito alla prevenzione il direttore dell’Ambito 21 Simona Marconi ha illustrato le iniziative messe in campo con l’Unità di strada in occasione di concerti o manifestazioni attraverso info point.

L’esperienza

Non è mancata l’esperienza illustrata dalla Fondazione anti usura Monsignor Traini che ha parlato delle persone sovra indebitate che vengono aiutate attraverso fondi messi a disposizione dal Ministero per poter attingere a finanziamenti. La Fondazione si fa quindi da garanti con le banche, affinché i giocatori possano risanare la propria situazione debitoria. In questo quadro importante si inserisce la funzione dell’associazione Ama Aquilone, rappresentata da Fabio Mariani, che interviene sia sui giocatori che sui familiari per offrire consulenze e per la presa in carico, oltre a mettere a disposizione uno sportello legale. Intanto all’ospedale va in pensione il 1° marzo il primario di medicina interna Pierangelo Santori.

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