Scoperte 31 tombe in chiesa: lavori sospesi a San Vittore ad Ascoli

Scoperte 31 tombe in chiesa: lavori sospesi a San Vittore ad Ascoli
Scoperte 31 tombe in chiesa: lavori sospesi a San Vittore ad Ascoli
di Marco Vannozzi
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Marzo 2024, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 14:43

ASCOLI C'è un tesoro nascosto al di sotto della chiesa di San Vittore: 31 tombe e un antico muro che rivelano con ogni probabilità una preesistente chiesa paleocristiana. La scoperta è avvenuta durante i lavori per la ristrutturazione dell'edificio religioso: un intervento da circa un milione di euro in parte concesso dall’Ufficio Speciale Ricostruzione e in parte proveniente dai fondi dell'otto per mille.

Lo stop

Al momento i lavori, avviati due anni fa, sono fermi in attesa delle indagini della Soprintendenza.

Già completata la prima fase: rifacimento del tetto, consolidamento di tutta la struttura lesionata dal terremoto, pulizia della facciata e recupero dell’incastellato del campanile poiché il solaio interno non esiste più in quanto è crollato. Restano da completare le opere di rifinitura con il recupero degli affreschi e la pavimentazione. «Sapevamo dell'esistenza di alcune tombe ma non in un così grande numero – afferma l'architetta Simona Massari, progettista e direttrice dei lavori -. Ci auguriamo di poter restituire al più presto alla nostra comunità questo splendido monumento». Ascoli si riapproprierà così di una delle sue chiese più antiche e pregiate: qui si possono ritrovare gli elementi stilistici tipici delle costruzioni chiesastiche del periodo romanico marchigiano, tanto da essere definita come la “matrice architettonica” di tutte le altre chiese ascolane. In vari testi è descritta come “antico tempio” o “antichissima Chiesa”.

Il manoscritto

Le vicende di questo sito raccontano tante curiosità: dall’iscrizione presente su un concio di travertino (e di probabile età paleocristiana) fino al manoscritto del 1202 in cui risultava annesso uno “spedale”, dalla torre che divenne “mozza” a causa di un fulmine a ciel sereno che l'11 agosto 1500 abbatté il campanile, fino alle reliquie qui custodite, tra cui la mandibola di San Vittore. Nel frattempo vanno avanti gli interventi per la Cattedrale. I lavori consistono nel restauro conservativo, consolidamento e miglioramento sismico volti alla riparazione dei danni conseguenti dal sisma del 2016. Le operazioni sono eseguite dall'impresa Gaspari, direttori dei lavori sono l'architetto Daniele Di Flavio e l'ingegner Paolo Ferri.

Il Duomo

«È stato già smontato un quarto del tetto della navata laterale sinistra – afferma Di Flavio, già alla guida del restauro della cripta del duomo -. Abbiamo avuto qualche problema a causa di vecchi interventi non proprio "ideali", ma i lavori proseguono e sono già state applicate le prime fibre di rinforzo in basalto. Quando lavoreremo nella navata centrale sulla parte davanti all'altare, forse e sottolineo forse, sospenderanno le messe e allora si potrà valutare una eventuale chiusura per accelerare le ultime fasi di smontaggio impalcature e ripristino, ma lo valuteremo tra un anno. In ogni caso sarà una chiusura per un breve periodo».

Le catacombe

E proseguono anche gli interventi nel cimitero ipogeo della cattedrale, luogo più conosciuto come catacombe, finanziati dalla Fondazione Carisap. «Si stanno sistemando le vie di accesso, dopo gli scavi, e si sta predisponendo il nuovo impianto di illuminazione», aggiunge il direttore. Dagli scavi sono affiorati ritrovamenti che gettano nuova luce sull'assetto dell'area: due domus di età repubblicana demolite all'epoca per far spazio a edifici di età augustea sui quali si è poi poggiata la costruzione della prima chiesa, oltre alla base di una capanna e due vasche di forma circolare utilizzate in epoca picena per la lavorazione dell'argilla. Questi dati confermano una frequentazione della zona più antica dell’urbanizzazione di epoca romana repubblicana, finora non conosciuta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA