Quest’anno il cerimoniale cade nel giorno di Sant’Emidio: sarà l’occasione per ribadire lo stretto legame della Quintana con la storia della città. I sestieri renderanno omaggio al patrono, offrendo un cero votivo, saranno benedetti i cavalieri giostranti e avverrà l’estrazione dall’elmo del Capitano del popolo dell’ordine di partenza della Giostra. Domani sarà il giorno tanto agognato: al Campo dei giochi i cavalieri si contenderanno lo splendido e ambito Palio realizzato dall’artista ascolano Andrea Tarli. Luca Innocenzi resta il cavaliere da battere. I pronostici sono tutti a suo favore: recordman della Giostra ascolana con 16 allori in 33 presenze, trionfatore appena un mese fa, nell’arena dello Squarcia, nell’edizione in onore della Madonna della Pace. Non si daranno per vinti in partenza gli altri magnifici cinque. Lorenzo Melosso e Tommaso Finestra, secondo e terzo nell’ultima giostra di luglio, annunciano già battaglia. E nemmeno Denny Coppari, Lorenzo Savini e Nicholas Lionetti vogliono ammainare bandiera bianca. Intanto nei sestieri le cene propiziatorie scandiscono il ritmo e annunciano la Quintana.
Gli imbrattamenti
Restano invece impressi negli occhi purtroppo gli imbrattamenti dei ponti decorati dai tanti sestieranti.
L'opera d'arte
Le polemiche però si spengono di fronte all’ennesima opera d’arte: Porta Maggiore si rende protagonista di una decorazione capolavoro del proprio ponte, a distanza di tre anni dall’ultima volta. Armati di vernice e pennello, fino all’alba, i neroverdi sono stati gli ultimi a scendere in pista. Il risultato è spettacolare. Un cavaliere lancia in resta, una dea bendata, ma soprattutto il ricordo per chi non c’è più. C’è un cherubino, assorto con la scritta “Sumo con noi”, per omaggiare Mauro Morganti, scomparso nove mesi fa, fervente neroverde. E si scorge un palloncino rosso a forma di cuore: c’è il nome di Cecilia, la ragazza che è volata via troppo presto.