Ascoli, un parco pubblico a Palazzo Colucci. Lo gestirà la curia vescovile dopo la definizione dell'accordo Arengo-Demanio

Ascoli, un parco pubblico a Palazzo Colucci. Lo gestirà la curia vescovile dopo la definizione dell'accordo Arengo-Demanio
Ascoli, un parco pubblico a Palazzo Colucci. Lo gestirà la curia vescovile dopo la definizione dell'accordo Arengo-Demanio
di Luca Marcolini
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Martedì 4 Aprile 2023, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 12:21

ASCOLI - Dovrebbe essere la curia vescovile ad adottare l’ampia porzione del giardino Colucci che, una volta formalizzato l’accordo tra Arengo e Demanio, diventerà proprietà comunale con destinazione a parco pubblico. Quindi pienamente fruibile dai cittadini. Un’adozione che sarebbe in linea con l’indirizzo dell’amministrazione comunale di coinvolgere istituzioni, imprese, associazioni e privati per la manutenzione e gestione decorosa di aree verdi, aiuole, monumenti e vie o zone cittadine. 

 
 
Combattendo in questo modo incuria e degrado in stretta collaborazione con componenti della città sensibili a questo tipo di collaborazione.

Nel caso specifico del parco pubblico annesso al complesso Colucci, in passato più volte utilizzato anche per accogliere eventi o iniziative aperte ai cittadini, si potrebbe attivare una collaborazione molto importante tra l’amministrazione comunale, su impulso del sindaco Marco Fioravanti, e l’istituzione che rappresenta la Chiesa ascolana, con il benestare del vescovo, monsignor Gianpiero Palmieri.

Un accordo che consentirebbe all’Arengo di alleggerirsi di manutenzione e gestione dell’ampia area verde che si andrà a recuperare nell’ambito del protocollo con il Demanio (e altre istituzioni), oltre ad altri beni, cedendo in cambio altri immobili o aree comunali non utilizzati. 

L'intesa
 

L’intesa tra l’Arengo e l’Agenzia del demanio, piuttosto articolata, ma con l’obiettivo finale di andare a valorizzare diversi immobili pubblici da rifunzionalizzare, prevede tra le altre definizioni, come detto, anche la cessione all’amministrazione comunale ascolana dell’incantevole giardino esterno a Palazzo Colucci (con l’edificio che, invece, è destinato a rimanere di proprietà demaniale per accogliere la nuova caserma dei carabinieri).

Un passaggio che consentirà ai cittadini di poter tornare, una volta formalizzato il tutto, a godersi questo ampio polmone verde che, come anticipato dal sindaco già a fine 2022, sarà a tutti gli effetti un nuovo parco pubblico. Un parco aperto a tutti, dunque, a pochi passi dai giardini comunali di corso Vittorio Emanuele, che andrà, quindi, ad arricchire gli spazi verdi fruibili dagli ascolani e dai visitatori. In prospettiva, in tal senso, si sarebbe già individuata una possibile soluzione per poter mantenere il parco sempre curato e pulito. 

La Curia vescovile



In questo senso, l’ipotesi che dovrebbe successivamente concretizzarsi sarebbe quella del coinvolgimento della Curia vescovile, con la disponibilità della stessa a prendersi in carico la manutenzione del giardino Colucci in linea con l’iniziativa comunale attivata già dal 2020 per chiedere a istituzioni, imprese, associazioni e privati di adottare spazi verdi, aiuole, monumenti e vie o spazi pubblici occupandosi della loro manutenzione ordinaria e pulizia. Con l’obiettivo di garantirne il decoro sgravando l’amministrazione comunale da tali incombenze. In tale direzione, potrebbe, dunque, essere la Curia vescovile ad adottare il nuovo parco Colucci, mostrando sensibilità verso uno degli spazi più belli della città. Al tempo stesso, il parco potrebbe essere utilizzato, oltreché per la fruizione da parte dei cittadini, anche per lo svolgimento di attività pastorali. 

Sono almeno una ventina, finora, gli spazi verdi o le vie della città adottate da imprese, associazioni o singoli cittadini, tra cui piazza San Tommaso, i giardini pubblici comunali in corso Vittorio Emanuele, le due aiuole annesse alle fontane di Porta Maggiore, l’aiuola vicino al Duomo, la zona antistante la chiesa di San Gregorio Magno in piazza San Gregorio, la Fontana dei cani, la rotonda adiacente al parcheggio ex Gil, la fontana di via Rigantè, rua delle Sette soglie, rua del Macello, le due aiuole lungo viale Rozzi, rua del Labirinto, piazza Matteotti, un’area pubblica a Venagrande, un’area denominata Parco sogni e sorrisi all’incrocio tra viale dei Platani e via dei Faggi, un’area verde in via degli Oleandri, un’area verde in via Sacconi, rua delle Olive, l’area verde di Castel Trosino che ospita la necropoli longobarda. 

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