ASCOLI Oltre 100 volontari, più di 400 ragazzi di undici istituti scolastici in veste di apprendisti ciceroni, dodici tesori che si schiudono ad Ascoli, Grottammare e Montefiore dell'Aso. Nel Piceno ecco le Giornate Fai di Primavera. Appuntamento domani e domenica per il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico. «Se dovessi sintetizzare in due parole l'essenza di queste giornate direi: partecipazione e passione» racconta la presidente regionale Fai Marche, Alessandra Stipa. Tanta curiosità ad Ascoli per la visita alla zona più antica e monumentale del cimitero e alle tombe più rappresentative che presentano sculture, bassorilievi, e decorazioni realizzati da valenti artisti.
I palazzi
A Palazzo Bazzani, sede regionale del Fai, sarà possibile osservare i manifesti pubblicitari dell'Anisetta Meletti: Silvio Meletti studiò e attuò campagne pubblicitarie, divenute parte della storia della pubblicità in Italia. A Palazzo dei Capitani si potrà gustare la mostra antologica di Omar Galliani, in Pinacoteca si potrà assistere agli interventi di restauro che interessano il secondo trittico di Valle Castellana dipinto dal Crivelli intorno al 1472, del quale fa parte il celebre San Sebastiano vestito secondo la moda del tempo. Aperture ad Ascoli a cura della Delegazione e del Gruppo Giovani ascolano. A Grottammare il Gruppo di San Benedetto alzerà il sipario sulla chiesa di Santa Lucia, al paese alto, chiusa per quasi otto anni a causa del sisma. Sarà possibile visitare il giardino di Villa Sgariglia, residenza storica di grande fascino, andare alla scoperta dell’orologio storico del Teatro dell’Arancio e degli interni della chiesa di San Giovanni.
Il tempo che scorre
A Montefiore il Gruppo giovani di San Benedetto accompagnerà i visitatori in varie tappe nel borgo, tra i beni legati al tempo: gli orologi della chiesa di San Filippo, della Torre Civica, dell’ex convento delle domenicane e della Collegiata di Santa Lucia, il portale della Pinnova nell’abside esterna della Collegiata, la chiesa di San Francesco con i suoi splendidi affreschi trecenteschi del Maestro di Offida, e l’emiciclo romano. Sempre nel centro ecco il Museo dell’Orologio e la Casa natale di De Carolis. Grazie alla disponibilità della famiglia Egidi, proprietaria dell’immobile, verrà aperta alle visite la casa natale dell'artista, appena restaurata, con l’esposizione di alcune sue opere legate al tempo e al territorio piceno, oltre a pubblicazioni del professor Claudio Egidi, “ingegnere del tempo” e padre dell’ora esatta nazionale (era sua la voce che dall’Istituto Ferraris di Torino ogni sera, prima del telegiornale serale, annunciava l’ora esatta sulla Rai). Ai partecipanti verrà proposto un contributo libero che andrà a sostegno delle attività del Fai. Sarà inoltre possibile iscriversi o rinnovare l’iscrizione. Per l’elenco completo dei luoghi visitabili e ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.giornatefai.it.