Il caro bollette preoccupa i gestori delle palestre: «È difficile non alzare i prezzi, Governo e Coni intervengano»

Il caro bollette preoccupa i gestori delle palestre: «È difficile non alzare i prezzi Governo e Coni intervengano»
Il caro bollette preoccupa i gestori delle palestre: ​«È difficile non alzare i prezzi Governo e Coni intervengano»
di Cristiano Pietropaolo
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Domenica 28 Agosto 2022, 04:10

ASCOLI  - Anche i gestori delle palestre sono alle prese con i pesanti rincari dovuti all’aumento del costo del gas e dell’energia. Si tratta di uno di quei settori che ha molto risentito delle restrizioni e delle chiusure a causa della pandemia e che adesso deve affrontare anche questa difficoltà, con tutte le conseguenze del caso.

«Per noi fare una valutazione sulle spese delle bollette è ancora prematuro perché, tradizionalmente, durante i mesi estivi, le nostre attività lavorano poco- evidenzia Sergio Torquati della palestra Yuki Club. - Non c’è stata una grande attività come invece è il caso dei ristoranti e delle attività commerciali, visto che il settore delle palestre, d’estate, lavora al 10-15%.

Nei prossimi mesi, come ottobre, novembre e dicembre, probabilmente arriverà la stangata che per noi sarà cruenta e qualcuno aumenterà le tariffe. Noi facciamo una politica che mira a non aumentarle, chi si vuole allenare autonomamente da noi, paga di meno». 


Appello al Coni
Anche la palestra Phisiko cerca di combattere una situazione sicuramente non facile da gestire. «La nostra è un’attività che subisce la difficoltà di questi aumenti energetici. Ogni volta che attiviamo le docce, utilizziamo il gas e cercheremo di contenere al massimo quello che può essere un aumento sui prezzi degli abbonamenti - spiega Chiara Piccinini. - È un aumento smisurato, visto che le bollette sono raddoppiate. Abbiamo già cercato da tempo di contrastare gli aumenti installando dei pannelli solari. Noi accendiamo gli impianti della nostra struttura alle 6.30 del mattino, con l’apertura dell’attività e rimaniamo tutta la giornata con un consumo che è parecchio elevato. Ci sarà un piccolo ritocco sugli abbonamenti ma in maniera contenuta, per non gravare in maniera pesante sui nostri clienti. Il servizio deve essere mantenuto e quindi non interverremo in nessun modo su eventuali riduzioni di personale. La qualità per garantire il buon andamento della palestra ha bisogno dei nostri collaboratori. Ci auguriamo che il governo tenga presente degli aiuti per le imprese, includendo la nostra categoria. Il Coni si deve fare carico delle nostre richieste: deve essere una presenza forte nei confronti del prossimo governo che arriverà a breve, altrimenti ci saranno grossi rischi per la nostra attività. Speriamo che tutto si ricomponga e che questo sia solo un momento temporaneo».


La soluzione
«Parliamo di aumenti che si aggirano intorno al 40-50%. Non potendo installare i pannelli fotovoltaici sul tetto, sono intervenuto aprendo una parte all’esterno della palestra, dove c’è molta luce - evidenzia Massimo Aniballi di Malibù. - Nel 2018 avevo anche installato un impianto a led. Sono aperto h24 che da una parte mi fa lavorare di più, con un servizio a 360 gradi ma dall’altra rimangono accese tutte le luci della struttura. Il servizio devo offrirlo, non posso spegnere le luci e, nostro malgrado, siamo intervenuti con un ritocco sugli abbonamenti mensili e quadrimestrali, lasciando l’annuale con un prezzo basso. Ho anche dotato la palestra di attrezzi autoalimentati. Al momento non ho grandi difficoltà, ma ho riscontrato che d’estate, con l’apertura h24, ho lavorato di più rispetto agli altri anni. Alcuni, non andando in vacanza, hanno passato il loro tempo in palestra. Servirebbero delle leggi ad hoc per poter installare il fotovoltaico anche per chi ha delle attività situate nei palazzi».

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