ASCOLI - Un incontro positivo e che ha portato qualche elemento di concretezza quello che la commissaria dell’Ast, Maria Capalbo, ha avuto con i primari. Chi si aspettava una commissaria tentennante, considerando il suo incarico a tempo che scadrà il 16 luglio, è rimasto, invece, piacevolmente sorpreso, perché nonostante il ruolo di traghettatrice, Capalbo qualche iniziativa l’ha presa.
A cominciare, ad esempio, dal rinnovo fino al 15 settembre dei 230 contratti a tempo determinato per le sanitari dell’Ast di Ascoli che in mancanza di un atto formale da parte della Capalbo, avrebbero dovuto lasciare il servizio il 30 giugno.
La decisione
Una decisione al riguardo dovrebbe essere presa in una riunione prevista per questo pomeriggio. I sindacati hanno accolto le decisioni della commissaria straordinaria storcendo un po’ la bocca, ritenendo riduttivo, in prima battuta, la proroga dei contratti a tempo determinato solo per tre mesi. E le parti sociali stanno affilando le armi in previsione del faccia a faccia con Maria Capalbo previsto per il 22 giugno. Un incontro nel quale la Rsu e i sindacati esprimeranno la loro insoddisfazione per come stanno procedendo le cose nell’Ast di Ascoli. Ieri intanto sit-in di protesta davanti al Mazzoni dell’Usb.
Le tre priorità
«Ci presenteremo all’appuntamento del 22 giugno – spiega Giorgio Cipollini della Cisl – con tre priorità e ci attendiamo dalla commissaria risposte concrete. Sul tappeto ci sono tre argomenti che vanno risolti in breve tempo a cominciare dagli arretrati per i tempi di vestizione. E’ una cosa che riguarda 1.200 dipendenti dell’Ast di Ascoli che dovrebbero ricevere seimila euro a testa. Con il precedente direttore Massimo Esposito avevamo raggiunto un accordo che prevedeva subito il pagamento dell’80% dell’importo e in questo modo consideravamo chiusa la questione. Se non ci sarà una risposta positiva citeremo l’Ast di Ascoli davanti al Tribunale».