Una speranza per la discarica di Relluce: sì della Provincia all’ammodernamento

Una speranza per la discarica di Relluce: sì della Provincia all’ammodernamento
Una speranza per la discarica di Relluce: sì della Provincia all’ammodernamento
di Luca Marcolini
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Sabato 16 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:19

ASCOLI Arriva l’autorizzazione, dalla Provincia di Ascoli, per l’intervento di ammodernamento e adeguamento (tecnicamente definito “revamping”) dell’impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati a Relluce. Un passo avanti importante che vede, quindi, il parere positivo dell’ente provinciale rispetto alla richiesta – con cronoprogramma e documentazione allegata - presentata da Ascoli servizi comunali che dal gennaio scorso ha ripreso in carico la gestione dell’impianto Tmb in questione dalla società Picenambiente, a seguito di un rilievo dell’Anac.

La sospensione

E proprio su questo fronte, dopo aver verificato e confermato l’esistenza dei problemi segnalati da Picenambiente, si è dovuti arrivare alla sospensione dell’utilizzo dell’impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti nell’area di Relluce.

Nel frattempo, però, per garantire comunque il servizio che interessa i vari comuni dell’Ata, la stessa Ascoli servizi comunali ha deciso di ricorrere ad un impianto mobile per trattare i rifiuti indifferenziati in attesa della soluzione definitiva.

Una soluzione per la quale ora si riprende il percorso a seguito della determinazione con la quale ora la Provincia di Ascoli si è espressa positivamente sul progetto per l’intervento di “revamping” dell’impianto Tmb ora fermo, al fine di poter procedere con l’adeguamento, considerando anche la vetustà dello stesso e la necessità di incrementarne il livello tecnologico.

Nell’atto che concede il via libera al progetto, oltre a qualche prescrizione operativa, si chiede di riuscire a garantire una diminuzione del conferimento dei rifiuti in discarica (proprio ricorrendo al trattamento) di almeno un 10% medio annuo, per arrivare nell’arco di 5 anni, quindi a medio termine, alla diminuzione del 50% dei rifiuti indifferenziati da conferire nella discarica.

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