ANCONA - È stato aggredito per proteggere una mamma con il figlioletto al seguito. Lei stava per essere accerchiata dai giocatori avversari, lui è corso a difenderla, ma è stato colpito con un calcio alle parti intime, finendo al pronto soccorso. Fa ancora rumore la maxi rissa che la mattina di Pasqua ha coinvolto i cestisti della 2Teams, squadra nata da una collaborazione tra il Cab Stamura Ancona e la Taurus Jesi, e quelli della Fmp Belgrado, società serba. A farne le spese è stato un 17enne anconetano, finito all’ospedale per il calcio subito alle parti intime.
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La bolgia
L’aggressione è avvenuta nel parapiglia scattato quando mancavano 39 secondi alla fine della partita.
La memoria sfocata
«Si ricorda ben poco, è stato soccorso da un papà di Milano, che lo ha portato al sicuro, facendogli scavalcare la balaustra del campo» continua il papà del minore. Lunedì ha voluto ringraziare il genitore che ha soccorso il figlio: «L’ho contattato sui social, ci tenevo a ringraziarlo, ha compiuto un gesto importante in una situazione non facile». All’orizzonte non c’è l’ipotesi della denuncia: «Non ne vale la pena, vogliamo solo buttarci alle spalle quello che è accaduto». Il figlio ha raccontato, per quello che si ricorda, di «scene da film», una situazione «allucinante» simile a una guerriglia. Tanto che la polizia intervenuta al palazzetto ha dovuto scortare fuori dalla struttura il pullman della 2Teams. Nelle scorse ore le pagine social del Cab Stamura sono state sommerse dalle minacce dei serbi: «Come to Serbia», «Non puoi scappare dei serbi».
Da parte dell’organizzazione del torneo di Montecatini, l’Ebit Eurobasket, è arrivata una mail di scuse alla Taurus Jesi, società che aveva iscritto la 2Teams. Nella lettera si fa anche riferimento a una segnalazione alla federazione serba per metterla al corrente del putiferio scoppiato in campo. «Mi hanno riferito che il primo a scagliarsi contro un nostro giocatore è stato il vice allenatore dei serbi» dice Andrea Rachetta, presidente della Taurus. «La giustizia sportiva andrà avanti, ma nei confronti di queste persone servirebbe anche quella penale».