Ancona, sfregiato (di nuovo) il Passetto. Dove sono le 500 telecamere? Vandali ancora all'assalto del Monumento

Ancona, sfregiato (di nuovo) il Passetto. Dove sono le 500 telecamere?
Ancona, sfregiato (di nuovo) il Passetto. Dove sono le 500 telecamere?
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:25

ANCONA Ci risiamo. Non si fa neanche in tempo ad ammirare un monumento, un luogo del cuore, uno spazio ripulito che, nel giro di pochi giorni - ore, in certi casi - arriva il vandalo di turno a deturparli con scritte senza arte né parte. Sfregi tinti di vernice che sfigurano gli scorci più belli di Ancona. E ancora una volta, è toccato al Passetto fare i conti con l’inciviltà. 


Il pugno in un occhio

Sul Monumento ai Caduti sono apparse, di nuovo, frasi che sporcano il bianco della pietra d’Istria con cui è stato realizzato negli anni ‘20.

Un pugno in un occhio. «Devo fare scelte giuste per me. Vorrei passare una vita con te», scrive il writer filosofo, citando il rapper Shiva. E per condividere le profonde riflessioni sul suo futuro, usa inchiostro nero che spicca ancora di più. Sulle colonne del Monumento, invece, compare una scritta carbonara: «Napoli indipendente subito». Chissà poi perché rendere partecipe Ancona di questo progetto federalista partenopeo. Una questione di decoro con cui la città è costretta a scontrarsi ormai da troppo tempo. La precedente amministrazione guidata da Valeria Mancinelli aveva puntato molto sull’installazione delle telecamere: 500 sparse per tutta la città. Un Grande Fratello pronto a tenere sotto controllo ogni strada, ogni monumento, per garantire la sicurezza. Ma perché, quando più servirebbero, si rivelano inutili? E certi dell’impunità, i vandali writers proseguono nella loro opera.

Il Grande Fratello non funziona

«Dove ci sono nessuno le guarda. Ma soprattutto: dove vanno a finire le immagini di questo imponente Grande Fratello?», si chiede l’assessore alle Manutenzioni Stefano Tombolini. «Con il vicesindaco Giovanni Zinni (che ha la delega alla Sicurezza Urbana, ndr) abbiamo già in programma un focus sulle telecamere e domani (oggi, ndr) mi faccio dare dagli uffici l’elenco di tutte quelle istallate, per capire quali funzionano e quali no, e quali sono i punti ciechi». E di punti ciechi ce ne sono. Il Monumento del Passetto, per fare un esempio ad hoc. «La parte vandalizzata del Monumento non è coperta», conferma Tombolini. Lì non è possibile installarle perché è un bene tutelato dalla Soprintendenza e per qualunque intervento di sorta serve il via libera. «Ma se le mettessimo nei pali intorno, coprendo l’area a 360 gradi, si potrebbe risolvere il problema. Al momento, quelle presenti hanno un cono di visione ridotto». Nell’attesa, il Monumento paga lo scotto e, come memento, c’è anche il telo verde che copre una scritta rosso fuoco. Anche in questo caso, è necessario il benestare della Soprintendenza per procedere e i tempi sono lunghi. Ma i writers non si sono limitati al Monumento, allungando la scia di scritte fino alle panchine dei laghetti del Passetto, il luogo del cuore che tra sfregi ed erbacce sta cedendo il passo al degrado. E pensare che su quelle stesse panchine era stato utilizzata una sostanza atta a creare una pellicola per lavare via agilmente i graffiti. Evidentemente, non ha funzionato. Ma davvero non c’è modo di intervenire?

Le ipotesi

L’assessore abbozza una ricetta: «Si potrebbero utilizzare droni con i laser, o telecamere per proteggere i punti sensibili. Ma prima bisogna affrontare il problema delle risorse. Perché al momento il bilancio è molto ingessato». Poi la stoccata alla giunta che li ha preceduti: «Certo, se prima i soldi venivano dati in grandi quantità al Kum!, alle luminarie e alle ruote, poi è normale che i conti di alcuni servizi siano andati fuori controllo». Ma al netto dell’ironia, la questione resta. Ora la giunta Silvetti promette una ricognizione immediata di tutte le telecamere per garantire un monitoraggio più serrato. Se Grande Fratello deve essere, almeno che funzioni quando serve.

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