Senigallia, l'incubo dei pidocchi
in tante classi, verifiche del Comune

Senigallia, l'incubo dei pidocchi in tante classi, verifiche del Comune
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Lunedì 26 Ottobre 2015, 21:19 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 05:20
SENIGALLIA - Pidocchi a scuola. La diffusione riguarda soprattutto gli asili e le elementari dove i casi sono in aumento nelle ultime settimane. Nessun allarme, ma da parte degli insegnanti è già scattato l'invito a controllare periodicamente i propri figli ed in caso di contagio, a ricorrere al trattamento. In alcuni istituti sono comparsi gli avvisi, in quanto diversi genitori si sono subito adoperati per informare i docenti e limitare gli episodi di contagio.

Insegnanti, che, in occasione delle riunione annuale per l'elezione dei rappresentati di classe e dei membri del Comitato Mense, avevano informato i presenti della possibilità di episodi di contagio, ed in quell'occasione avevano consigliato di controllare i propri figli.

«La situazione è nella norma - spiega il sindaco Maurizio Mangialardi - Come ogni anno ci sono casi di pediculosi ed i docenti invitano i genitori ad effettuare controlli accurati. Per non sottovalutare il problema, una dirigente ha inoltre provveduto ad emettere una circolare informativa». Nessuna epidemia alla scuola Rodari, mentre al momento sembra essere "salva" la scuola media Marchetti.

Diversi invece i casi che si sono verificati in quasi tutti gli asili della città e nelle scuole elementari. Non è rimasta immune nemmeno la scuola media fagnani, dove alcuni studenti sono dovuti ricorrere al trattamento. Molte mamme hanno provveduto a riportare a casa maglie e giubbotti, piuttosto che lasciarle appese, proprio per evitare eventuali contagi. La prevenzione passa da casa, ma anche la crisi ha inciso perché i trattamenti costano: si parte da un minimo di 13 euro fino ad un massimo di 21 Ma si possono spendere più di venti euro anche per l'acquisto di un trattamento preventivo. Tanti i genitori che, per la prima volta alle prese con il problema della pediculosi, hanno chiesto un consiglio al proprio pediatra, ma c'è anche chi, preso dal panico ha preferito recarsi al Pronto soccorso, dove però, è stato subito tranquillizzato ed invitato ad effettuare un trattamento contro la pediculosi.

«Non appena siamo venuti a conoscenza del problema - sottolinea ancora Mangialardi - Ci siamo subito adoperati per effettuare delle verifiche, abbiamo constatato che ci sono dei casi, ma non si può e non si deve parlare di allarme. Importante è informare gli insegnanti, che così possono a sua volta comunicarlo ai genitori».
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