Senigallia, il doppio no al Pd finisce in Parlamento: «Il sindaco nega confronti democratici»

Senigallia, il doppio no al Pd finisce in Parlamento: «Il sindaco nega confronti democratici»
Senigallia, il doppio no al Pd finisce in Parlamento: «Il sindaco nega confronti democratici»
di Sabrina Marinelli
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Martedì 21 Maggio 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 08:49

SENIGALLIA Il caso del doppio diniego al Pd, per la manifestazione sul fiume e per la festa dell’unità, finisce in Parlamento. Il senatore Francesco Verducci ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno «perché dia spiegazioni in Parlamento su quanto sta accadendo a Senigallia». 

 
L’annuncio 


Ad annunciarla ieri è stata la segretaria regionale Chantal Bomprezzi: «Ci siamo sempre posti in maniera dialogante - ha detto -, il sindaco ci ha rassicurato che non ci sarebbero stati problemi per la festa, poi è arrivato un diniego di quattro righe nemmeno troppo motivate.

Ci sembra che venga negato un confronto democratico ma non ci fermeremo qui. Ringrazio il senatore Francesco Verducci per l’interrogazione». Il caso approderà anche in consiglio comunale il 28 maggio.

Grande preoccupazione è stata espressa da Giovanni Margiotta in rappresentanza del Pd provinciale, da Massimo Barocci, segretario cittadino e dal capogruppo Dario Romano, che ha aggiunto: «L’apparente arbitrarietà di certe scelte ci preoccupa come l’assenza di trasparenza di questa destra».

Quest’anno la Festa dell’Unità si farà altrove ma Romano ha chiesto di riproporla il prossimo anno a Senigallia. «Come tutte le tornate elettorali, la legge impone ai Comuni di individuare gli spazi in cui possano svolgersi comizi e volantinaggio – la replica del sindaco Massimo Olivetti -. A Senigallia sono piazza Roma e piazza del Duca, come stabilito dalla giunta Mangialardi, di cui la Bomprezzi faceva parte».

Il primo cittadino fa sapere che nella richiesta del Pd di ottenere il suolo pubblico di via Rossini sabato, si parlava anche di volantinaggio. «La domanda di sola occupazione di suolo pubblico con un gazebo ha avuto parere negativo dalla polizia locale – spiega Olivetti - per ragioni di sicurezza mentre il posizionamento del tavolo non poteva essere accolto in quanto in luogo diverso da quelli indicati per attività di propaganda». Essendo arrivata la richiesta da un partito, come politica è stata considerata.

«Quello che chiamano fatto preoccupante – aggiunge il sindaco – è il rispetto della normativa che vale per tutte le organizzazioni partitiche». In merito al suolo pubblico negato per la Festa dell’Unità, in programma dal 16 al 21 luglio ma che, tra allestimenti e smontaggio, interessava il periodo compreso tra l’11 e il 25 luglio, replica così: «L’evento stranamente è stato fissato durante il periodo della Festa della Rotonda in cui ogni anno il Comune allestisce nel piazzale della Libertà un palco con circa 300 sedie per gli spettacoli organizzati dal Comune. Quell’area rappresenta l’accesso e l’uscita della zona in cui insistono i giardini Morandi. Organizzare una manifestazione lì, in concomitanza con le manifestazioni previste davanti la Rotonda rappresenta un potenziale problema di sicurezza, ecco perché è stato comunicato il diniego».

Ecco la motivazione: «La sovrapposizione di tante attività in spazi contigui non solo crea disagi alla gestione in sicurezza di ogni singolo evento ma anche problemi di gestione del traffico sia pedonale che veicolare».

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