SENIGALLIA - Va verso la proroga il mandato del sindaco Massimo Olivetti che, per effetto della pandemia, potrà restare in carica fino alla primavera del 2026. Sulla scorta di un pronunciamento del Viminale, che l’ha concessa già ad alcuni sindaci, il primo cittadino potrà restare in carica altri due anni. Tra i primi a porre il quesito sono stati il Comune piemontese di Moncalieri e il marchigiano di Fermo. Diversamente da altre amministrazioni, quella di Senigallia non si è mossa, non ha presentato richieste di chiarimento.
Le regole
«La legge prevede che un sindaco resti in carica 5 anni – conferma Olivetti – ma andando a votare nella primavera del 2025, quando ci saranno le amministrative, non avrò raggiunto il periodo previsto dalla normativa per il mio mandato».
Non è una priorità per Olivetti, che intanto pensa all’anno abbondante che ha ancora per governare senza proroga. Si tratta, comunque, solo di una formalità perché, come è stata concessa la proroga ad alcuni, verrà data a tutti. Del resto, il primo comma dell’articolo 1 della legge 182/1991 dice che «le elezioni dei consigli comunali si svolgono in un turno annuale ordinario da tenersi in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, se il mandato scade nel primo semestre dell’anno, ovvero nello stesso periodo dell’anno successivo, se il mandato scade nel secondo semestre». Il periodo indicato per votare è tra il 15 aprile e il 15 giugno. Al momento il Viminale si è pronunciato solo per i Comuni che hanno posto la domanda, ma nella stessa situazione ci sono anche diverse amministrazioni regionali, Marche comprese, visto che Acquaroli è stato eletto il 30 settembre 2020. Dura, infatti, 5 anni anche il mandato del governatore.