Senigallia, lavoro nero e sicurezza
scarsa: sigilli alla fabbrica-dormitorio

Senigallia, lavoro nero e sicurezza scarsa: sigilli alla fabbrica-dormitorio
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 13:02
SENIGALLIA – Sicurezza del lavoro assente, lavoro nero e fabbrica trasformata anche in dormitorio per i dipendenti: la Polizia mette i sigilli ad un laboratorio tessile gestito da cinesi.
I componenti la task force della polizia hanno effettuato un controllo all’interno di un laboratorio artigianale sito in zona Borgo Bicchia, dedito al confezionamento di abbigliamento. All’interno del laboratorio sono state rintracciati 14 persone, uomini e donne, tutte originari della Cina, alcune delle quali impegnate nell’attività di lavorazione. I soggetti controllati ed identificati dagli agenti del Commissariato di Polizia sono risultati regolarmente presenti in Italia. I funzionari dell’Ispettorato Provinciale del lavoro di Ancona hanno effettuato le verifiche circa la posizione lavorativa dei soggetti in quel momento impiegati nella attività di lavorazione, riservandosi la verifica di eventuali violazioni.
Il personale del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Ancona rilevava gravi carenze sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro. In particolare, veniva riscontrata la presenza di estintori scaduti, l’inefficienza di alcuni impianti tecnici la cui presenza è obbligatoria per legge al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Considerata la gravità delle violazioni riscontrate, il personale del Commissariato di Polizia di Senigallia e del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Ancona procedevano a sottoporre l’opificio artigianale alla misura cautelare del sequestro preventivo, deferendo alla locale Procura della Repubblica il titolare dell’azienda per le violazioni penale riscontrate.
Sequestro che si rendeva necessario proprio per tutelare la sicurezza delle persone irregolarmente impiegate nelle attività lavorative. Inoltre gli agenti della Polizia Locale di Senigallia riscontravano gravi modifiche all’interno della struttura del laboratorio parte del quale veniva trasformato in decine di camere fatiscenti ove vi erano indumenti ed oggetti personali. Venivano dunque effettuati gli opportuni accertamenti tecnici per verificare la presenza di abusi edilizi.
 
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