Sequestrati 488 reperti archeologici
Ricerche proibite, un denunciato

Sequestrati 488 reperti archeologici Ricerche proibite, un denunciato
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Venerdì 11 Luglio 2014, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 11:32
CERRETO D'ESI - I militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, hanno sequestrato 488 reperti archeologici I militari, alla guida del Capitano Salvatore Strocchia, con il maxi sequetro hanno coronato un'inchiesta nell'ambito dell'attività di contrasto del fenomeno degli scavi clandestini, dell’impossessamento e dell’illecita detenzione di beni culturali. I reperti sono costituiti da manufatti in ceramica, oggetti in bronzo e monete di varie epoche. L’attività investigativa, che ha interessato le provincie di Ancona e Macerata, è il risultato di mirati servizi di osservazione ed una perquisizione domiciliare, disposta dalla procura della Repubblica di Ancona, che ha portato al sequestro dei reperti e alla denuncia di un incensurato quarantenne di Cerreto d’Esi per i reati di violazioni in materia di ricerche archeologiche e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. I reperti recuperati provengono prevalentemente dal territorio di Cerreto d’Esi e Matelica e sono il frutto di ricerche archeologiche clandestine, compiute con l’utilizzo dei consueti “attrezzi del mestiere” (metal detector, spilloni, vanghe e cartine archeologiche), rinvenuti nella disponibilità dell'indagato e sottoposti a sequestro.
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