Quanto dolore per Luca Fiordelmondo, morto in moto: «Mancheranno i tuoi occhi azzurri»

Quanto dolore per la morte di Luca Fiordelmondo, morto in moto: «Mancheranno i tuoi occhi azzurri»
Quanto dolore per la morte di Luca Fiordelmondo, morto in moto: «Mancheranno i tuoi occhi azzurri»
di Gianluca Fenucci
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Venerdì 11 Agosto 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 08:09

MONTEMARCIANO Una persona speciale, un uomo solare e generoso, un marito e un padre ammirevole ed esemplare, un professionista meticoloso e serio nel suo lavoro di rappresentante, appassionato del suo sport preferito, il calcio a 5 ma anche di tennis e grande tifoso del Milan. Questo è il ritratto che fanno tutti coloro che conoscevano bene Luca Fiordelmondo, il 52enne di Montemarciano deceduto dopo un drammatico incidente a Castelfidardo mercoledì nell’incrocio maledetto tra via Marx e via Bramante. 


L’incidente 

La Yamaha condotta da Luca Fiordelmondo si è scontrata con una Volkswagen Touareg, guidata da una donna di 61 anni residente a Recanati, è finita contro un palo e nonostante i tentativi degli operatori sanitari del 118 di rianimarlo, per Fiordelmondo non c’è stato nulla da fare.

Fiordelmondo aveva compiuto 52 anni lo scorso 4 agosto, lavorava come rappresentante per la ditta senigalliese Barzetti, ingrosso di bevande e prodotti alimentari. Era originario di Torrette ma si era trasferito anni fa con la moglie a Montemarciano.

Il ricordo

Nella sua vita i punti imprescindibili di riferimento erano la famiglia, la moglie Stefania Graziosi e la figlia Sara, quindicenne che frequenta un istituto di istruzione superiore a Senigallia, il lavoro e il calcio a 5: Fiordelmondo era un apprezzato e conosciutissimo allenatore dei portieri di futsal e nell’ultima stagione aveva allenato i portieri del Montemarciano calcio a 5, che era stato promosso dalla serie C2 in C1. «Era una persona speciale – lo ricorda con la voce rotta dal dolore e dalla commozione Luca Catalani, portiere del club montemarcianese ed amico inseparabile di Luca Fiordelmondo – ed ero legato a lui, sia per la sua grande preparazione tecnica che soprattutto per le sue qualità umane. Mi ha allenato per tanti anni e posso dire che oramai vivevamo quasi in simbiosi: ci conoscevamo a memoria, sapevamo quando scherzare e quando lavorare con impegno e potrei raccontare mille aneddoti. Prima di ritrovarlo a Montemarciano, Luca Fiordelmondo mi aveva già allenato per tre stagioni nello Jesi Calcio a 5 in serie C2, dove abbiamo vinto un campionato e in seguito, nel 2019, la Coppa Marche. Poi Luca era andato ad allenare a Castelbellino ma da un anno ci eravamo riuniti ed abbiamo vinto insieme il campionato di C2 a Montemarciano, una gioia immensa». 
Catalani parla dell’amico allenatore come di un fratello maggiore. «Per me aveva sempre parole di sostegno e di conforto anche se in allenamento non faceva sconti, era meticoloso e preciso, un vero sergente di ferro che ci faceva lavorare sodo. Fuori dal campo era un uomo sempre sorridente e pronto alla battuta, amava la goliardia e gli scherzi. Diceva che aveva gli occhi azzurri come il mare che facevano colpo su tutti ed era vero. Non posso ancora credere di non poterlo riabbracciare dopo una vittoria e di non poterlo rivedere sul parquet e sui campi da gioco». Giuseppe Pierini, presidente del Montemarciano Calcio a 5, ricorda con parole lievi il cinquantaduenne. «Un ragazzo squisito, una bella persona, un allenatore molto preparato e professionale, molto legato al nostro ambiente». Anche nell’ambiente lavorativo Luca Fiordelmondo era molto stimato ed apprezzato per il suo lavoro di rappresentante della ditta Barzetti. Amava anche il tennis tanto che giocava spesso nei campi di Montignano e di Montemarciano e partecipava a qualche torneo. Non si conosce ancora la data della cerimonia funebre anche perché è stato ordinato l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato 52enne .

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