Sorpreso nella casa squillo
cliente si nasconde in bagno

Sorpreso nella casa squillo cliente si nasconde in bagno
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Mercoledì 18 Dicembre 2013, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 17:11
NUMANA - La casa delle vacanze trasformata in alcova a luci rosse: finisce a processo l’affittuaria domenicana accusata di favoreggiamento alla prostituzione dopo il blitz dei carabinieri di Numana in un appartamento di via Ischia nel novembre 2012.

La casa delle vacanze trasformata in alcova a luci rosse: finisce a processo

l’affittuaria domenicana eri mattina, nel tribunale di Ancona, è stato ascoltato il

primo testimone della sexy inchiesta che aveva fatto tremare diversi clienti

delle avvenenti signorine che si dividevano fra l’abitazione numanese e

quella dorica di via Ascoli Piceno, entrambe prese in locazione dalla 41enne

difesa dall’avvocato Pietro De Gaetani. L’uomo, 55 anni del Maceratese, alla

sua prima esperienza con gli annunci hard e il sesso a pagamento, aveva

trovato rifugio nel bagno dell’appartamento in cui ha raccontato di essere

stato spinto dall’imputata nel tentativo di nasconderlo alla vista dei

militari. Aveva ancora gli abiti addosso e non era neppure riuscito a

contrattare la cifra per la prestazione sessuale, quando i carabinieri hanno

fatto irruzione in casa trovandolo in compagnia delle due donne, la

locataria e una connazionale, da alcune settimane tenute sotto controllo

dagli uomini del maresciallo Antonio Sardella. L’esito di assidui

appostamenti in abiti civili, la registrazione di targhe, orari e successivi

sopralluoghi era arrivato la sera dell’8 novembre confermando le tante

segnalazioni dei residenti. Alle 20.30, i carabinieri avevano suonato al

campanello trovando all’interno un’infinità di elementi che lasciavano pochi

dubbi sull’attività svolta dalle due ragazze originarie di Santo Domingo.

Oltre a lingerie osé, materiale pornografico e un’infinità di giocattoli

erotici, nella lista degli oggetti sequestrati era finita anche l’agendina

con i dati dei clienti. Insospettabili di ogni estrazione sociale e fascia

d’età pronti ad aprire il portafoglio in cambio di favori sessuali. Condotte

in caserma per accertamenti, le due donne erano state identificate per

F.R.C., 41 anni, nata a Santo Domingo, residente a Perugia ma di fatto

domiciliata in Riviera, già nota alle forze dell’ordine e giudicata per

reati specifici, e T.H.A.A., 28 anni, nata a Villa Tapia, residente a

Napoli, incensurata. Dalle indagini successive, era emerso che la 41enne

aveva preso in locazione l’abitazione di Marcelli per esercitare la

professione, mantenendo i contatti con i clienti e ospitando temporaneamente

la più giovane collega. Una ricostruzione sufficiente ad incastrare F.R.C.,

denunciata in stato di libertà alla Procura di Ancona e oggi sotto processo

con l’accusa di favoreggiamento alla prostituzione. L’udienza è stata

rinviata al giugno 2014.
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