NUMANA - La casa delle vacanze trasformata in alcova a luci rosse: finisce a processo l’affittuaria domenicana accusata di favoreggiamento alla prostituzione dopo il blitz dei carabinieri di Numana in un appartamento di via Ischia nel novembre 2012.
La casa delle vacanze trasformata in alcova a luci rosse: finisce a processo
l’affittuaria domenicana eri mattina, nel tribunale di Ancona, è stato ascoltato il
primo testimone della sexy inchiesta che aveva fatto tremare diversi clienti
delle avvenenti signorine che si dividevano fra l’abitazione numanese e
quella dorica di via Ascoli Piceno, entrambe prese in locazione dalla 41enne
difesa dall’avvocato Pietro De Gaetani. L’uomo, 55 anni del Maceratese, alla
sua prima esperienza con gli annunci hard e il sesso a pagamento, aveva
trovato rifugio nel bagno dell’appartamento in cui ha raccontato di essere
stato spinto dall’imputata nel tentativo di nasconderlo alla vista dei
militari. Aveva ancora gli abiti addosso e non era neppure riuscito a
contrattare la cifra per la prestazione sessuale, quando i carabinieri hanno
fatto irruzione in casa trovandolo in compagnia delle due donne, la
locataria e una connazionale, da alcune settimane tenute sotto controllo
dagli uomini del maresciallo Antonio Sardella. L’esito di assidui
appostamenti in abiti civili, la registrazione di targhe, orari e successivi
sopralluoghi era arrivato la sera dell’8 novembre confermando le tante
segnalazioni dei residenti. Alle 20.30, i carabinieri avevano suonato al
campanello trovando all’interno un’infinità di elementi che lasciavano pochi
dubbi sull’attività svolta dalle due ragazze originarie di Santo Domingo.
Oltre a lingerie osé, materiale pornografico e un’infinità di giocattoli
erotici, nella lista degli oggetti sequestrati era finita anche l’agendina
con i dati dei clienti. Insospettabili di ogni estrazione sociale e fascia
d’età pronti ad aprire il portafoglio in cambio di favori sessuali. Condotte
in caserma per accertamenti, le due donne erano state identificate per
F.R.C., 41 anni, nata a Santo Domingo, residente a Perugia ma di fatto
domiciliata in Riviera, già nota alle forze dell’ordine e giudicata per
reati specifici, e T.H.A.A., 28 anni, nata a Villa Tapia, residente a
Napoli, incensurata. Dalle indagini successive, era emerso che la 41enne
aveva preso in locazione l’abitazione di Marcelli per esercitare la
professione, mantenendo i contatti con i clienti e ospitando temporaneamente
la più giovane collega. Una ricostruzione sufficiente ad incastrare F.R.C.,
denunciata in stato di libertà alla Procura di Ancona e oggi sotto processo
con l’accusa di favoreggiamento alla prostituzione. L’udienza è stata
rinviata al giugno 2014.
Sorpreso nella casa squillo
cliente si nasconde in bagno
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Dicembre 2013, 08:46 - Ultimo aggiornamento:
26 Gennaio, 17:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA