Il mister ferma la partita per troppi falli. Perugini, delegato Figc Marche: «Ricominciamo da qui, vinca il fair play»

Il mister ferma la partita per troppi falli. Perugini, delegato Figc Marche: «Ricominciamo da qui, vinca il fair play»
Il mister ferma la partita per troppi falli. Perugini, delegato Figc Marche: «Ricominciamo da qui, vinca il fair play»
di Antonio Pio Guerra
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Martedì 31 Ottobre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:45

ANCONA «È stato un buon segnale. Certe cose vanno tenute sotto controllo da subito». Ha fatto discutere la notizia - pubblicata ieri, in anteprima, dal Corriere Adriatico - dell’insolita sconfitta a tavolino arrivata per i giovanissimi Esordienti (10/11 anni) della Portuali Dorica nel match contro il Ponterosso. Insolita perché decisa dal mister dei portuali, Gianfranco Paolini, che ha preferito interrompere la partita dopo che tra provocazioni e tensioni reciproche, l’aria sul rettangolo di gioco si era fatta bollente. Niente risse, per fortuna, ma presi dal sacro fuoco dell’agonismo, i portuali avevano cominciato ad assumere un atteggiamento non più in linea con la rigida idea di fair play di mister Paolini. 


Il commento

«Un bel segnale da parte dell’allenatore»: commenta così il gesto del tecnico dei portuali Paolo Perugini, delegato regionale per il Calcio a 5 nel Settore Giovanile e Scolastico della Figc Marche. «Se ci si accorge che gli animi stanno diventando un po’ troppo agitati - continua - allora è meglio fermarsi per far capire ai ragazzi i valori dello sport».

Bisogna infatti tenere sempre a mente il campionato nel quale si sta giocando, che nel caso di Ponterosso e Portuali Dorica è quello dei cosiddetti Esordienti, ovvero ragazzi di dieci o al massimo undici anni. «Dietro questi atteggiamenti può esserci il dare troppa importanza al risultato - spiega Perugini - quando in queste categorie (e non solo) gli obiettivi da raggiungere sono altri, come la crescita della persona e del giocatore». C’è comunque da dire che, almeno qui alle nostre latitudini, la portata del fenomeno baby-agonisti è ancora contenuta. «Fortunatamente nel nostro territorio abbiamo assistito soltanto ad episodi sporadici» precisa infatti il delegato Figc. Che comunque ritorna sull’importanza del segnale lanciato da Paolini: «Questo episodio può essere una miccia per avviare un percorso». Il messaggio è rivolto principalmente agli adulti più che ai ragazzini. «Le società dovrebbero organizzare più incontri, aperti a ragazzi e genitori, per fermarsi a ragionare sul tema del fair play» è la proposta di Perugini. E la Figc si è già mossa in questo senso, predisponendo degli spazi in cui si parli anche di regole e correttezza rivolti alle società che abbiano in seno una scuola calcio riconosciuta. Molto potrebbero fare pure i genitori ma non è detto che poi questo avvenga davvero. 

I cattivi maestri

Capita anche che siano proprio gli adulti, dagli spalti, a dare il cattivo esempio, magari reagendo malamente e arrivando a ricorrere alle mani durante le partite di calcio di figli e nipoti. «Anche le famiglie vanno indirizzate» sottolinea il delegato Figc. E dai campi di Ancona, almeno stavolta e grazie a mister Paolini, è partito un forte segnale in questo senso.

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