ANCONA «È stato un buon segnale. Certe cose vanno tenute sotto controllo da subito». Ha fatto discutere la notizia - pubblicata ieri, in anteprima, dal Corriere Adriatico - dell’insolita sconfitta a tavolino arrivata per i giovanissimi Esordienti (10/11 anni) della Portuali Dorica nel match contro il Ponterosso. Insolita perché decisa dal mister dei portuali, Gianfranco Paolini, che ha preferito interrompere la partita dopo che tra provocazioni e tensioni reciproche, l’aria sul rettangolo di gioco si era fatta bollente. Niente risse, per fortuna, ma presi dal sacro fuoco dell’agonismo, i portuali avevano cominciato ad assumere un atteggiamento non più in linea con la rigida idea di fair play di mister Paolini.
Il commento
«Un bel segnale da parte dell’allenatore»: commenta così il gesto del tecnico dei portuali Paolo Perugini, delegato regionale per il Calcio a 5 nel Settore Giovanile e Scolastico della Figc Marche. «Se ci si accorge che gli animi stanno diventando un po’ troppo agitati - continua - allora è meglio fermarsi per far capire ai ragazzi i valori dello sport».
I cattivi maestri
Capita anche che siano proprio gli adulti, dagli spalti, a dare il cattivo esempio, magari reagendo malamente e arrivando a ricorrere alle mani durante le partite di calcio di figli e nipoti. «Anche le famiglie vanno indirizzate» sottolinea il delegato Figc. E dai campi di Ancona, almeno stavolta e grazie a mister Paolini, è partito un forte segnale in questo senso.