Campo estivo a Loreto, abusi su due ragazzini. «Ero depresso». Prof di religione condannato a 9 anni

Ex dirigente dell'Azione Cattolica residente a Tivoli

Il prof è stato condannato dal Tribunale di Tivoli
Il prof è stato condannato dal Tribunale di Tivoli
di Giacomo Quattrini
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Lunedì 25 Marzo 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 07:08
LORETO Condannato a 9 anni l’ex dirigente dell’Azione Cattolica e professore di religione che aveva abusato di due ragazzini, uno dei quali durante un campo estivo a Loreto. L’uomo, un 47enne residente a Tivoli, aveva chiesto il rito abbreviato, cercando di difendersi e addebitare alcune delle sue gravissime azioni al fatto di essere in una fase di forte depressione che lo avrebbe indotto a fragilità e poca lucidità. Ai domiciliari già da maggio scorso dopo l’arresto fatto scattare dalla polizia di Tivoli, la Procura aveva chiesto per lui il massimo della pena, 10 anni di reclusione. 


Il verdetto


«La depressione non si cura con la pedofilia» aveva detto nel corso della requisitoria il pm Arianna Armanini. Il gup del tribunale di Tivoli, Emanuela Maria Francini, concludendo il processo con rito abbreviato, lo ha condannato a 9 anni di carcere ritenendolo responsabile di molteplici abusi sessuali ai danni di due ragazzi che al tempo dei fatti avevano 13 e 16 anni, oggi rispettivamente 20 e 23. Il primo caso riguarda un ragazzo affidato dai genitori all’ex insegnante di religione e dirigente dell’Azione cattolica giovani. L’uomo per quattro anni avrebbe abusato di lui, fermandosi solo quando è scattato il lockdown per il Covid. Le violenze sarebbero avvenute a Tivoli, Guidonia e in altri centri laziali con una frequenza di almeno una volta al mese, stando all’accusa. Non solo: il professore di religione avrebbe abusato del ragazzino anche durante una gita a Gardaland. In tutto sarebbero ben 50 le violenze subite dall’allora 13enne.

Il secondo caso riguarda invece un ragazzo all’epoca dei fatti adolescente, durante un campo scuola a Loreto. Era l’estate del 2017 e il giovane, non marchigiano, aveva 16 anni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti sulla scorta delle dichiarazioni del minore, l’imputato lo avrebbe costretto a subire atti sessuali mentre dormiva. Si sarebbe trattato di un solo episodio, avvenuto peraltro dopo che a Loreto, in quel campo scuola, si era tenuto un incontro formativo con un sacerdote proprio sul tema degli abusi sui minori.

Ricopriva diversi incarichi per la Diocesi

Il 47enne, che in quel periodo era anche vicepreside in un istituto tecnico di Tivoli e ricopriva diversi incarichi per la sua Diocesi, aveva chiesto scusa, rigettando però gli abusi relativi al campo estivo di Loreto. Il gup non gli ha creduto, condannandolo anche alle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dall’insegnamento, oltre al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 15mila euro a favore del 20enne, di 10mila euro a favore del 23enne e di 5mila euro a favore del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, costituitosi parte civile nel processo insieme alle vittime, che dopo la lettura della sentenza si sono lasciate andare ad un abbraccio liberatorio. Nel frattempo, è stata chiusa una seconda indagine sullo stesso imputato per pedofilia. Secondo la procura, che prepara la richiesta di rinvio a giudizio, l’uomo avrebbe abusato anche del fratellino della prima vittima e di altri tre minorenni, uno ospite di una casa-famiglia a Roma, dove vengono accolte vittime di maltrattamenti. 
 

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