Salta il tavolo, per la Liomatic non si tratta più. La rabbia dei sindacati

Salta il tavolo, per la Liomatic non si tratta più. La rabbia dei sindacati
di Fabrizio Romagnoli
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Sabato 26 Febbraio 2022, 06:25

JESI  - Definitiva rottura della trattativa fra sindacati e azienda nella vertenza Liomatic, realtà che vende snack e bevande con distributori automatici e che si accinge a chiudere dal 1 marzo la sede jesina di via don Battistoni. Vicenda che coinvolge 40 dipendenti diretti: parte di loro continuerà a operare sul territorio nel ricarico dei distributori, per gli altri si profilano trasferimenti in altre sedi. «Chiusa la trattativa, rottura definitiva – fa sapere Filcams Cgil - l’ennesimo strappo, oggi (ieri), dopo l’ultimo incontro tra le parti».


Dichiara Carlo Cotichelli, segretario generale Filcams Cgil Ancona: «Si conferma incolmabile la distanza tra le proposte aziendali e le richieste dei lavoratori: l’azienda continua a non offrire garanzie sul fronte della prospettiva occupazionale.

Ci riserveremo di agire e tutelare i lavoratori nelle sedi opportune». Aggiunge Sara Dominella, segreteria provinciale Filcams Cgil: «Anche sul tema dei trasferimenti l’azienda ha continuato ad avere un atteggiamento di totale chiusura. Infatti, i trasferimenti sono stati decisi con criteri discriminatori, senza tener conto delle condizioni di vita delle persone. E i ristori economici sono più una provocazione che altro».


I 24 della forza lavoro esterna dovrebbero mantenere più o meno invariate le loro condizioni di impiego ma i sindacati chiedono l’impegno di Liomatic a mantenere il perimetro occupazionale. Agli altri prospettati ridistribuzione e trasferimenti fra le filiali di Macerata, Pesaro ma anche Perugia e Arezzo. Sull’altro fronte caldo del lavoro in città, la vertenza Caterpillar, lunedì prossimo i sindacati riferiranno ai lavoratori in assemblea di quanto prospettatosi nel primo incontro dei giorni scorsi con i referenti di Imr Industries, il gruppo di Carate Brianza che ha in animo di rilevare lo stabilimento di via Roncaglia. Sul tavolo le condizioni del passaggio dei lavoratori in IMR e anche del loro periodo di formazione alle nuove mansioni. 

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