Maxi-rissa in campo con dente spezzato: tripla stangata del giudice sportivo

Ko a tavolino, multa e 5 turni di stop al 57enne portiere dell’Olimpia Falconara: gara sospesa con l’Aurora

Maxi-rissa in campo con dente spezzato: tripla stangata del giudice sportivo
Maxi-rissa in campo con dente spezzato: tripla stangata del giudice sportivo
di Nicoletta Paciarotti
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Giovedì 25 Aprile 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 17:45

JESI Per l’arbitro non ci sono dubbi: la piena responsabilità della rissa scoppiata sabato scorso al San Sebastiano, con due calciatori finiti al pronto soccorso nel match Aurora Jesi-Olimpia Falconara, è da attribuire alla sola squadra ospite. Dal giudice sportivo è arrivata ieri la piena condanna con una triplice stangata: 300 euro di multa, la sconfitta a tavolino per 0-3 e 5 giornate di squalifica per Mirko Riccini, secondo portiere dell’Olimpia, un highlander del calcio con i suoi 57 anni, punito per «condotta gravemente violenta nei confronti di un avversario».

Il prezzo

Paga caro l’Olimpia Falconara, rea di aver scatenato prima la rissa in campo, poi nello spogliatoio della squadra locale.

Il primo screzio al minuto 33: un calciatore dell’Aurora subisce un colpo alla nuca da parte di un avversario e stramazza a terra, a palla lontana. L’arbitro, che è rivolto verso l’azione di gioco, non prende provvedimenti. La situazione è poi precipitata al termine del primo tempo quando, al doppio fischio del direttore di gara, in campo si è scatenato il finimondo. Con il portiere locale accerchiato da due avversari e colpito con calci e pugni alla testa e alla schiena, è scoppiata una maxi-rissa che ha finito per coinvolgere entrambe la squadre, costringendo l’arbitro a sospendere la partita. È a quel punto che l’aggressione si è spostata nello spogliatoio della squadra locale dove, secondo il referto dell’arbitro, il 57enne Riccini si sarebbe introdotto per colpire con un pugno alla bocca un avversario, provocandogli una copiosa perdita di sangue e la rottura di un dente. Trauma distorsivo del rachide cervicale, ferita al labbro superiore e cinque giorni di prognosi, la diagnosi del pronto soccorso di Jesi per il 25enne dell’Aurora Calcio aggredito. «Lo tuteleremo nelle sedi opportune», aveva detto la società, che pure è stata multata per 100 euro per aver preso parte alla zuffa, anche se l’arbitro ha ribadito che si è trattato di legittima difesa. «Contenti che la verità sia venuta a galla – ha dichiarato ieri l'Aurora – speriamo in un calcio migliore».

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