JESI - «Al di là dei dettagli e delle circostanze di questa vicenda, resta il rammarico mio e del mio collaboratore per quello che è accaduto: un fatto increscioso di cui vorrei scusarmi personalmente con la signora». Sono le parole del presidente Atma Muzio Papaveri, che sta cercando di ricostruire cosa è accaduto lunedì mattina sull’autobus della linea “M”, che collega Belvedere Ostrense a Chiaravalle.
L’apprensione
Il numero uno di Atma vuole capire se quanto denunciato dalla madre di un ragazzino di 15 anni disabile, cui è stato impedito di scendere a scuola portandolo piuttosto in piazza Roma ad Ancona solo perché sprovvisto della carta di identità e della sua esenzione di viaggio, corrisponda al vero.
Il ruolo
Anche il controllore sta vivendo questa vicenda molto male. Continua a scusarsi, dicendo di non aver compreso alcune cose e di non aver agito in mala fede. «Ecco perché ci tengo a parlare con la signora e a porgerle le mie, le nostre scuse - conclude Papaveri - al di là della ricostruzione, dei fraintendimenti che possono esserci stati e dei provvedimenti che, nel caso, saranno adottati, resta l’amarezza per un fatto increscioso che non doveva accadere. Il ruolo del controllore, in questo momento storico, è molto delicato poiché ci si trova di fronte a persone di tutti i tipi. Il mio collaboratore avrà voluto fare al meglio il suo lavoro, invece si trova in una vicenda spiacevolissima per cui servono comunque approfondimenti».