JESI Indagini a tutto campo da parte dei carabinieri di Jesi per stanare il rapinatore che venerdì pomeriggio ha messo a segno una rapina, tentandone altre due e seminando il panico in città. L’uomo, entrato in azione col viso travisato da uno scaldacollo a cui aveva applicato dei fori all’altezza degli occhi e impugnando una pistola – con ogni probabilità un’arma giocattolo ma priva del tappo rosso – verso le 18,15 ha fatto irruzione al supermercato Coal di piazza Vesalio, minacciando l’unico cassiere presente, a cui ha puntato l’arma in faccia.
Il buco nell’acqua
Ma grazie al coraggio del giovane Andrea, la rapina è finita con un buco nell’acqua.
Dopo il Coal, il bandito si è spostato in via delle Nazioni dove ha tentato una seconda rapina in una tabaccheria: per l’attività commerciale sarebbe stata la seconda volta (era già stata rapinata nel 2018) ma anche in questo caso il colpo è fallito e, stizzito, il goffo rapinatore in tuta è dovuto scappare a bocca asciutta. Per ripicca s’è intascato un pacchetto di sigarette. Ultimo tentativo, stavolta andato a buon fine, alla Farmacia Colle Paradiso di via degli Appennini. Qui il bandito, approfittando della presenza di alcuni clienti anziani, molto spaventati, si è diretto verso la cassa, l’ha aperta e s’è preso il denaro (circa 500 euro) scappando poi a piedi. Anche in questo caso le telecamere di sicurezza della farmacia lo hanno ripreso. Le immagini sono state acquisite dagli investigatori, che stanno lavorando per indirizzare le ricerche.
L’identikit
L’uomo, media statura, carnagione chiara ha agito a volto travisato ma senza guanti. Impugnava una pistola che alle vittime sembrava vera, ma da una prima analisi delle immagini delle telecamere per gli inquirenti si tratterebbe invece di una imitazione giocattolo priva del tappo rosso. Difficile stabilire se si tratti di un italiano o di uno straniero: ha pronunciato poche parole («apri la cassa», «dammi i soldi») e dall’accento sarebbe complesso discernere la provenienza. Certamente non si tratta di un professionista, poiché in tutte e tre le azioni criminose ha palesato un nervosismo eccessivo, un’incertezza che lascerebbe presupporre a un disperato a caccia solo di denaro.