Jesi, pioggia di milioni dal Pnrr per le opere stretto un patto per garantire la legalità

Jesi, pioggia di milioni dal Pnrr per le opere stretto un patto per garantire la legalità
Jesi, pioggia di milioni dal Pnrr per le opere stretto un patto per garantire la legalità
di Fabrizio Romagnoli
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 05:00

JESI I 5 milioni di euro della riqualificazione del Cascamificio e i 3,5 per il recupero del San Martino. E poi i quasi 4 milioni per l’adeguamento sismico della scuola Federico II di Jesi, il milione che servirà a demolire e ricostruire un nuovo plesso per la mensa della primaria Garibaldi, i 2,7 milioni per il polo dell’infanzia da realizzare al Verziere, abbattendo il rudere ex Crt. E ancora la riqualificazione degli spazi pubblici del quartiere San Giuseppe e del Granita e fra Porta Valle e piazzale San Savino. 


I finanziamenti 

Una pioggia di risorse targate Pnrr che la città sarà chiamata a spendere di qui al 2026 per una serie di interventi chiamati a ridisegnare il volto di intere aree e recuperare contenitori altrimenti votati al degrado.

Ed è con in vista una tale campagna di lavori pubblici e relativi appalti che ieri in Comune il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil- Cisl-Uil hanno firmato un protocollo d’intesa con l’intento di «richiamare l’attenzione sulla corretta applicazione delle norme previste dal codice degli appalti in materia di tutele e sicurezza, a garanzia dei lavoratori, delle ditte appaltatrici e della stessa pubblica amministrazione». Presenti per i sindacati Claudio Di Pietro, Paolo Grossi e Marco Bastianelli per la Cgil, Giovanni Giovanelli e Danilo Capogrossi per la Cisl e Ugo Grilli per la Uil. Il protocollo dichiara il «reciproco impegno a operare affinché il sistema degli appalti pubblici rafforzi la cultura del lavoro regolare e il rispetto della legislazione sociale e dei diritti dei lavoratori, contrastando concorrenza sleale, eventuali tentativi di corruzione o concussione, turbative d’asta da parte di imprese irregolari o cooperative spurie, infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata». Piazza Indipendenza e Cgil-Cisl-Uil collaboreranno per contrastare fenomeni di illegalità nelle diverse fasi dell’affidamento di appalti o concessioni. E dunque attenzione alle garanzie sulle clausole sociali in ogni cambio di appalto; al rispetto dei principali contratti di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative (anche in caso di subappalto); all’applicazione dei criteri non legati all’offerta con il massimo ribasso ma a quella economicamente più vantaggiosa, dove non è solo il prezzo a determinare l’appalto. «Con il protocollo – rende noto il Comune - si promuoverà il rispetto delle norme sull’ambiente e sulle tutele relative alla sicurezza sul lavoro; si punterà a garantire la qualità e la sostenibilità economica e sociale, con particolare riguardo agli appalti di servizi caratterizzati da alta intensità di manodopera». 

La guardia alta

Per ora, si è in fase di progettazione per la gran parte dei progetti legati al Pnrr e che, sulla base di tempi e scadenze dei fondi, dovranno dare frutti concreti entro il 2026. In via d’affidamento sono invece i lavori sulla scuola Federico II, con due soggetti rimasti in corsa. Sarà appunto il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tiene conto non solo del ribasso economico ma anche delle qualità tecniche della tipologia di intervento proposta, a guidare l’assegnazione dell’incarico. 

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