JESI - Fototrappole per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Ma in via Acquaticcio, dove nel primo mese di impiego da parte della Polizia locale delle strumentazioni noleggiate dal Comune a tale scopo è stato elevato il maggior numero di multe, nel conto dei sanzionati finiscono i residenti. I quali, secondo la segnalazione che arriva dall’opposizione di Per Jesi, si ritrovano costretti a lasciare la loro immondizia fuori da contenitori già riempiti oltre misura dai furbetti che qui non abitano, ma vengono apposta per gettare i propri rifiuti.
Le segnalazioni
«Ci siamo attivati – rende noto Per Jesi – per dare seguito alle segnalazioni ricevute e l’avvocato con cui ci siamo messi in contatto si è reso disponibile per un patrocinio, offrendo consulenza a quanti vorranno avere supporto e chiarimenti per capire le ragioni per cui tanti cittadini sono stati multati».
A seconda dell’infrazione riscontrata, le sanzioni variano da 50 a 160 euro ma può esserci anche la denuncia nel caso di abbandono nell’ambito di attività produttive. A rotazione la videosorveglianza viene posizionata nelle circa trenta aree sensibili al problema che sono state individuate e segnalata con cartellonistica nel rispetto della normativa sulla privacy. Acquisite le immagini, l’agente operatore controlla le riprese e, laddove accerti l’infrazione, raccoglie i fotogrammi che evidenziano il responsabile, eventualmente l’auto e il numero di targa che consente di risalire al proprietario o al suo utilizzatore.
«In via Acquaticcio - afferma Per Jesi - da tempo i cittadini lamentano il deposito di rifiuti illecito da parte di estranei, all'esterno dei propri cassonetti di conferimento. I furbetti anziché utilizzare i propri bidoni, buttano i rifiuti dentro o di fronte a quelli esposti lungo la via, destinati invece al solo conferimento dei residenti. Risultato: chi deve utilizzare quei bidoni li trova già pieni». Nella zona, spiega il gruppo di opposizione, «le abitazioni sono dislocate anche a molta distanza dai bidoni, essendo via Acquaticcio piuttosto lunga. Ciò significa che i residenti caricano l'immondizia in auto per procedere al conferimento.
Una volta raggiunti i bidoni, però, li trovano già pieni. Dove finisce il diritto di usufruire del regolare servizio per cui è dovuto il pagamento della Tari, se i bidoni non sono utilizzabili? I residenti, esasperati, hanno chiesto una soluzione, anche le fototrappole. Ma le multe stanno arrivando a moltissimi residenti, tra cui tanti anziani che, ritrovandosi con i cassonetti pieni, non hanno altre alternative, se non lasciare i sacchetti, ben chiusi, accanto al cassonetto. Cosa dovrebbe fare un residente? La telesorveglianza - conclude Per Jesi - sicuramente perfetta per le casse comunali, lo è meno per correggere i comportamenti abusivi».