Lavori al rallenty sulla superstrada: gli ostacoli adesso sono il cromo e un focolaio Covid

La zona del viadotto Mariani, dove sono emersi fusti di cromo
La zona del viadotto Mariani, dove sono emersi fusti di cromo
di Marco Antonini
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 03:25

GENGA -  Proseguono gli incontri tra Enti e Comune di Genga per stilare una tabella di marcia che permetta, quanto prima, di arrivare alla bonifica da cromo esavalente (sei fusti interrati sono stati ritrovati ad aprile 2018 nel corso dei lavori di raddoppio) nella zona del viadotto Mariani che non potrà essere ricostruito, lungo la SS 76, all’altezza di Valtreara, fin quando questa emergenza non verrà risolta definitivamente.

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Alcune settimane fa sono state accertate, tramite tre piezometri, tracce di cromo esavalente a nove metri di profondità.

Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione in videoconferenza alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Genga, Marco Filipponi, dei tecnici di Arpam e dei rappresentanti di Dirpa, Quadrilatero ed Ana


Nell’incontro – spiega Filipponi – sono state date le indicazioni necessarie, al consulente di Anas, per avviare il programma di indagine e successiva bonifica con nuovo piano di caratterizzazione». L’auspicio è che la fase di indagine possa concludersi entro alcuni mesi con nuovi accertamenti ed analisi anche della qualità dell’acqua della falda acquifera. Al momento i lavori vanno avanti nel tratto Borgo Tufico-Serra San Quirico ad eccezione del tratto di circa 1 chilometro che comprende il viadotto Mariani.

Questo non sarà percorribile entro l’estate quando il resto della tratta dovrebbe essere ultimato. Il viadotto che parte dall’uscita Serra San Quirico verso Roma, intanto, è completato per quanto riguarda la posa dei viadotti in ferro (ora si deve procedere alla saldatura, alla preparazione degli scoli di acqua, new jersey, asfalto), gli interventi alla viabilità da Serra San Quirico a Pontechiaradovo sono stati quasi tutti effettuati. A Camponocecchio è stata cambiata la viabilità in direzione Falcioni verso Pontechiaradovo e viceversa. Il tutto per permettere lo svolgimento dei lavori nella zona dove, a cantiere ultimato, si dirà addio per sempre al semaforo. Nella vecchia galleria di Serra San Quirico, inoltre, il primo manto di asfalto è stato effettuato per un cronoprogramma di lavori già fatto al 75%. Sempre in questi giorni verranno fatti nuovi test al campo base di Borgo Tufico dove sono stati riscontrati, a fine marzo, casi di positività (una sessantina tra casi accertati e quarantene preventive) e molti operai verranno sottoposti al tampone di guarigione con la ripartenza del cantiere dopo le festività pasquali.

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