Cocaina nascosta nel frigorifero: in manette a Fabriano i fidanzatini-pusher

Cocaina nascosta nel frigorifero: in manette i fidanzatini-pusher
Cocaina nascosta nel frigorifero: in manette i fidanzatini-pusher
di Marco Antonini
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Martedì 19 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 07:37

FABRIANO Coppia di giovani fidanzati fabrianesi arrestati con l’accusa di essere dei pusher. Si tratta di un 24enne e una 22enne, entrambi disoccupati. Da qualche tempo abitavano in una casa del centro. Gli agenti del commissariato di Fabriano hanno sequestrato circa 20 grammi di cocaina nascosta in pacchetto di sigarette all’interno del frigorifero: se tagliata e immessa sul mercato, avrebbe fruttato tra i 4 e i 5mila euro. Sequestrati anche tablet, cellulari e materiale utile al confezionamento. Dopo l’arresto avvenuto venerdì entrambi sono stati ai domiciliari. 

 
La convalida


Ieri, dopo l’udienza di convalida, lui è stato rimesso in libertà mentre nei confronti della donna è scattato l’obbligo di firma quotidiana presso la polizia giudiziaria.

E’ l’ultima operazione effettuata dagli agenti di polizia del settore anticrimine di Fabriano, agli ordini del commissario capo Sebastianelli, a seguito di alcune segnalazioni di residenti. L’attenzione è andata su una coppia di fidanzati fabrianesi che da qualche tempo vivevano nell’appartamento di lei, nella zona centrale della città della carta.

Le segnalazioni riguardavano la presenza di giovani, la sera tardi, nell’appartamento quando i due fidanzati diventavano “operativi”. Sono bastati pochi servizi di appostamento per riscontrare la fondatezza delle segnalazioni, tanto da far scattare il blitz, venerdì scorso, con una perquisizione domiciliare di urgenza alla ricerca di sostanze stupefacenti. La droga, effettivamente, è stata trovata nascosta all’interno del frigorifero. Rinvenuto un involucro contenente cocaina del peso di circa 20 grammi pronto per essere lavorato. Secondo le proporzioni normalmente adottate dagli spacciatori, lo stupefacente sequestrato sarebbe stato tagliato in 40-50 dosi del valore di circa 80-100 euro ciascuna.

Oltre alla cocaina, i poliziotti hanno sequestrato anche tre smartphone, un tablet, sostanze da taglio, bilancino elettronico di precisione e numerosi ritagli di cellophane destinati, secondo la ricostruzione degli investigatori, alla confezione delle singole dosi. I due, entrambi disoccupati, con trascorsi per reati contro il patrimonio ed in violazione della normativa di contrasto agli stupefacenti, sono stati arrestati e messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nella mattina di ieri, si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto presso il tribunale di Ancona. Il 24enne è stato rimesso in libertà, la 22enne dovrà presentarsi per l’obbligo di firma tutti i giorni presso la polizia giudiziaria.

Durante l’udienza la donna, difesa dall’avvocato Ruggero Benvenuto, ha confermato la paternità dello stupefacente. Lui, invece, è difeso dall’avvocato Marco Massei. «In attesa dell’avvio dell’iter processuale, la posizione degli arrestati sarà valutata anche in termini di applicazione di misure di prevenzione a cura della divisione anticrimine della Questura di Ancona e alla luce delle integrazioni e ampliamenti previsti dal Decreto Caivano» dice il commissario capo, Angelo Sebastianelli.

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