Castelplanio, faccia a faccia di due ore in procura: la madre di Andreea vuole la verità

Castelplanio, faccia a faccia di due ore in procura: la madre di Andreea vuole la verità
Castelplanio, faccia a faccia di due ore in procura: la madre di Andreea vuole la verità
di Federica Serfilippi
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 07:29

CASTELPLANIO Due ore in procura, affiancata dal suo avvocato, per un confronto con il pm Irene Bilotta, il magistrato che da 22 mesi sta seguendo il giallo della figlia, Andreea Rabciuc. Ieri mattina, attorno alle 12, mamma Georgeta Cruceanu è arrivata in procura, sorretta dal compagno Simone. Ha incontrato il pm Irene Bilotta, che ha aperto il fascicolo sulla scomparsa di sua figlia, dove ci sono impresse quattro ipotesi di reato affibbiate a Simone Gresti, l’ex fidanzato della 27enne: spaccio, sequestro di persona, omicidio volontario e istigazione al suicidio. 

Il punto

Il magistrato, che dal momento della denuncia per la sparizione di Andreea non ha mai mollato sul fronte delle ricerche, ieri ha aggiornato, per quanto possibile considerando il segreto istruttorio.

Georgeta sugli accertamenti in corso per cercare di risolvere il giallo. In ballo ci sono una serie di accertamenti irripetibili affidati a un pool di super periti: il tossicologo forense Francesco Busardò e l’entomologo forense di fama nazionale professor Stefano Vanin. Le prime analisi medico legali del professor Adriano Tagliabracci e la Tac eseguita a Torrette sulle ossa dal dottor Marco Palpacelli non avrebbero lasciato emergere segni di violenza o fratture, evidenziando piuttosto un’interruzione del processo osseo del cranio, potenzialmente compatibile con un gesto estremo compiuto dalla ragazza. Ieri è stato conferito l’incarico all’analista forense Luca Russo che dovrà eseguire gli accertamenti tecnici irripetibili sul cellulare sequestrato il 21 gennaio a Simone Gresti, ex fidanzato di Andreea e rimasto sempre l’unico indagato. 


Ma non ci si ferma qui, anzi le radiografie eseguite a Torrette saranno ulteriormente analizzate così come sono stati eseguiti accertamenti sui tessuti. Dovrà anche arrivare l’esito (ma sembra scontato) del test del Dna. Si attende anche il risultato dell’accertamento tecnico eseguito presso il Nucleo Investigativo del comando provinciale di Ancona sui reperti sequestrati nel casolare dell’orrore: indumenti, scarpe, una sciarpa e una scritta che sarebbe stata incisa con un corpo contundente su una trave di legno contenente, sembra, un messaggio di addio. Su quella scritta si stanno concentrando le indagini, per capire se fosse lì da prima o se sia stata realizzata proprio da Andree. O se l’abbia incisa qualcuno con l’intenzione di depistare le indagini. 


Sono stati molti gli aspetti di cui la procuratrice Irene Bilotta ha parlato nel lungo colloquio con la famiglia di Andreea, sostenuta dall’avvocato Rino Bartera. Mamma Georgeta se n’è andata verso le 14 con tanti dubbi e forse ancora più dolore nel cuore. Al conferimento dell’incarico a Luca Russo ha partecipato anche Emanuele Giuliani, l’avvocato difensore di Simone Gresti, il quale ha più volte manifestato con discrezione la sua umana vicinanza alla signora Georgeta per questa tragedia immane. 

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